Produzione delle stoviglie per la casa

Per fabbricare le stoviglie (piatti, vasi…), la materia prima è l’argilla, che viene conservata allo stato secco; questa viene macinata( l’argilla, il caolino e il quarzo vengono macinati nelle proporzioni volute) e miscelata con altri additivi (come silice per migliorare l’essiccabilità e i minerali feldspatici per la fusibilità, le sostanze smagranti che riducono il ritiro durante la cottura e i fondenti che aumentano la fusibilità); la miscela viene poi impastata con acqua ed è detta borbottina e conservata in una vasca.

La lavorazione comprende varie fasi:

  • Formatura (o foggiatura): serve a dare all’impasto la forma voluta. Può essere fatta con il tornio, per stampaggio, per colatura, per trafilatura.
  • Essiccazione: il pezzo formato, viene lasciato essiccare all’aria per alcuni giorni oppure artificialmente con getti di aria calda.
  • Cottura: i pezzi vengono disposti in un forno, dove la temperatura aumenta lentamente fino a 800-1200 °C. Dopo alcune ore il forno viene spento e i pezzi sono lasciati raffreddare lentamente, per evitare che si formino crepe. Dal forno si estrae la terra cotta (biscotto) che è dura e resistente.
  • Smaltatura: il biscotto viene rivestito con una vernice trasparente detta “vetrina”. Per colorare la superficie si usa smalto. Con i pezzi piccoli si usa la tecnica dell’immersione, con i pezzi più grandi la tecnica a spruzzo.
  • Seconda cottura: il pezzo smaltato ha la superficie opaca e viene di nuovo messo nel forno. Il calore fa vetrificare la vetrina o lo smalto, che diventa una pellicola dura.

    

La tornitura

Il tornio si usa per oggetti tondi. E’ una semplice macchina, con un disco rotante mosso a mano tramite un pedale. Mentre il pezzo gira l’artigiano con le mani gli dà la forma dovuta.

Stampaggio

Lo stampaggio serve per ottenere le forme semplici come i piatti. Si usano stampi formati da due pezzi che lasciano nella cavità interna la forma dell’oggetto. L’impasto semi-molle e compresso nello stampo e assume la forma voluta.

Produzione di mattoni e ceramiche per l’edilizia

L’altro gruppo di prodotti ceramici sono i laterizi, i sanitari e le piastrelle.

Fabbricazione dei laterizi

I laterizi sono di argilla comune, sono ottenuti per trafilatura.

  • L’impasto di argilla viene pressato contro una matrice forata da cui esce una lunga striscia a sezione costante.
  • La striscia viene tagliata con un filo d’acciaio.
  • I mattoni passano nel forno di essiccazione, dove restano per circa un’ora alla temperatura di 250° C.
  • I mattoni sono impilati su un carrello ed entrano nel forno di cottura, dove la temperatura è mantenuta a 1000°C circa, e lo percorrono lentamente.

Colatura per apparecchi sanitari

La colatura serve per fare pezzi cavi e di forma complicata. Anche in questo caso si usano stampi di gesso, ma l’impasto molto fluido (borbottina) viene colato nella cavità. Quello vicino alle pareti solidifica prima, perchè il gesso assorbe l’acqua; quello di mezzo resta fluido e viene fatto colar via. Resta così un guscio di argilla che viene estratto dallo stampo.

Dopo l’asciugatura e la cottura i pezzi sono ricoperti con smalto a spruzzo, poi entrano nel forno a galleria per la seconda cottura.

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Programma medie tecnologia

Le ceramiche

L’argilla