L’atto comunicativo è costituito da elementi precisi e necessari.

La comunicazione è il processo che rende possibile l’invio di informazioni da parte di qualcuno a qualcun altro.

Ogni comunicazione, per essere efficace e completa, deve contenere gli elementi indicati dallo schema che segue.

Quando viene a mancare anche uno solo degli elementi, la comunicazione può essere imperfetta o non avvenire del tutto.

 

la comunicazione

L’emittente (dal latino emittere “mandar fuori, far uscire da”) emette, cioè invia il messaggio e costituisce il punto di partenza dell’atto comunicativo.

Il destinatario o ricevente riceve il messaggio e rappresenta il punto d’arrivo dell’atto cominucativo.

Il messaggio è il contenuto della comunicazione, l’informazione trasmessa e strutturata secondo i segni e le regole di un codice.

Il referente (dal latino referre, “riportare, riferire” è l’oggetto (cosa materiale, idea, situazione) a cui il messaggio si riferisce; non coincide con il messaggio perchè, a differenza di questo, non è tradotto in un codice. Per esempio un insegnante italiano parla degli Etruschi in italiano, un insegnante francese parlerà del medesimo argomento in francese: cambiando la lingua, cioè il codice, cambia il messaggio, ma il referente – gli Etruschi- rimane invariato.

    

Il canale è il mezzo fisico attraverso il quale avviene l’invio del messaggio. Per esempio se il messaggio è di tipo acustico il canale è ml’aria; se è di tipo visivo, il canale è la luce. Nel caso di comunicazioni a distanza è invece d’obbligo l’uso di un canale secondario, uno strumento come il telefono, la radio, la televisione….

Il codice è il sistema di segni e di regole in cui è formulato il messaggio.

Il processo comunicativo si avvale di un altro elemento, che pur non prendendo parte all’atto comunicativo in sè, lo determina e lo condiziona: il contesto.

Il codice e i segni

Ogni codice è un sistema di segni, che combinati tra loro secondo regole convenzionali e conosciute sia dall’emittente che dal destinatario, consentono di formulare messaggi diversi.

Il segno è qualunque cosa, un disegno, un gesto, un suono, che, percepita dai nostri sensi, viene associata a qualcos’altro, cioè a un’immagine mentale diversa da ciò che percepiamo mentalmente. Per esempio il cartello dello stop, visivamente è un ottagono rosso, che in effetti ci da l’indicazione di fermarci.

Importante affinchè il messaggio non sia solo ricevuto, ma anche compreso, è che emittente e destinatario abbiano la piena conoscenza del codice. Quando, invece, il possesso del codice da parte dell’emittente o del destinatario è solo parziale, la comunicazione risulta parziale. Ciò avviene quando un ragazzo inglese fa conversazione con un ragazzo italiano che conosce la lingua inglese solo in modo approssimativo.

Se emittente e destinatario non conoscono affatto il codice usato dall’altro allora la comunicazione è quasi nulla.

La trasmissione del messaggio e la sua comprensione richiedono sempre le seguemti abilità:

  • la codificazione, l’operazione con cui l’emittente formula il messaggio in un determinato codice;
  • la decodificazione, l’azione del destinatario di mettere in relazione i significante (l’immagine) con il significato;
  • si parla di transcodificazione in tutti quei casi in cui il messaggio debba essere trasportato da un codice all’altro: per esempio nel passaggio del codice Morse alla scrittura alfabetica.

 

Vedi il programma d’italiano delle medie