La prima classificazione dei viventi fu ideata dal filosofo greco Aristotele nel quarto secolo a.C., che può essere considerato il padre della biologia. Egli classificò gli esseri viventi in due gruppi: il regno degli animali e il regno delle piante. Dopo di lui molti studiosi cercarono di ampliare e migliorare tale classificazione fino ad arrivare a Carlo Linneo, un medico e naturalista svedese ,che creò il sistema di classificazione che ancora oggi viene usato che si basava sull’osservazione degli organismi. Quindi tutti gli organismi che appartenevano ad un gruppo dovevano avere le stesse caratteristiche.

Anche se il suo metodo nel tempo è stato modificato e migliorato, a Linneo vanno riconosciuti tre grandi meriti:

  • aver introdotto il concetto di specie;
  • aver ideato la nomenclatura binomia;
  • aver dato di ogni specie una breve descrizione.

Per Linneo il concetto di specie era il seguente: le specie sono tante quante furono create all’inizio dall’Ente supremo, cioè mantenevano le loro caratteristiche sempre uguali nel tempo. Oggi il concetto di specie è il seguente: La specie è l’insieme degli esseri viventi che possono generare organismi simili, a loro volta in grado di riprodursi.

Per esempio gli asini i cavali, che in apparenza sono simili, sono classificati come specie diverse perchè unendosi danno vita al mulo (cavalla e asino) o il bardotto (asina cavallo), ma entrambe sono sterili, cioè non son o in grado di riprodursi.

  

Il sistema di classificazione di Linneo è gerarchico, cioè diviso in livelli. Ogni organismo è posizionato in una serie di gruppi , chiamati taxa, da cui deriva il nome di tassonomia (la scienze che si occupa di attribuire un nome scientifico agli organismi viventi).

Il sistema tassonomico di Linneo prevedeva che i taxa fossero raccolti in cinque categorie, organizzate in modo gerarchico: specie, genere, ordine, classe e regno. Ogni regno comprende più classi, ogni ordine più generi e ogni genere più specie.

Il metodo tassonomico di Linneo prevedeva che venissero indicati solo gli ultimi due taxa e cioè il genere, scritto con l’iniziale maiuscola, e la specie, che ha sempre l’iniziale minuscola. Il genere e la specie si scrivono sempre in corsivo. Entrambe i nomi devono essere scritti in latino.

Un esempio può essere il lupo (Canis lupus), il cane (Canis domesticus). Essi appartengono allo stesso genere ma a specie diverse.

Dai tempi di Linneo che classificò 4235 specie di animali, al scoperta di specie nuove ha aumentato il numero di specie conosciute, quindi sono stati creati dei sottogruppi. Ovviamente la classificazione delle specie viventi è in continua evoluzione a causa delle continue scoperte.

Attualmente i biologi hanno raggruppato gli esseri viventi tenendo conto del loro grado di parentela, delle loro origini, dei cambiamenti subiti nel corso del tempo ecc. Quindi gli esseri viventi sono divisi in: Monere, Protisti, Funghi, Piante e Animali.

Però dopo aver messo a punto questa classificazione, i biologi scoprirono alcune forme di vita denominate virus, che sono particolari perchè sono al limite del mondo vivente.

 

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