La teoria cellulare ci porta ad affermare che ciò che distingue il mondo dei viventi da quello dei non viventi è la presenza delle cellule.

Attorno al XVII (diciassettesimo) secolo comparvero i primi microscopi. Grazie a essi fu possibile ingrandire gli oggetti e di studiarne le caratteristiche che non sarebbe stato possibile individuare ad occhio nudo.

Si scoprì che tutti gli esseri viventi esaminati erano formati da una serie di unità piccolissime che furono chiamate cellule. Il nome derivava da Robert Hooke, colui che le scoprì. Esse sono le unità fondamentali che costituiscono gli esseri viventi.

Le cellule, quindi sono la più piccola parte di un essere vivente che mantiene le caratteristiche della vita, cioè nasce, cresce, si nutre, reagisce agli stimoli, si riproduce e muore.

Nel 1800 altri ricercatori formularono la teoria cellulare secondo la quale tutti gli esseri viventi sono formati da cellule, ogni cellula è capace di vita autonoma, ogni cellula nasce da una già esistente.

 

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