L’acqua è la bevanda più dissetante e indispensabile per il corretto funzionamento dell’organismo umano.

Affinchè possa essere bevuta, deve essere potabile, cioè fresca, senza odore, di sapore gradevole, limpida, senza sostanze chimiche nocive, senza germi portatori di malattie.

Essa può provenire dal rubinetto di casa oppure essere acquistata in bottiglie.

Nel primo caso l’acqua viene prelevata dalle falde, dai laghi o dai fiumi poi è resa potabile attraverso gli impianti di potabilizzazione e l’aggiunta di cloro, che ne annienta la carica batterica.

Le acque in bottiglia sono acque minerali e sono acque di sorgente, esse sgorgano in zone nelle quali non sono presenti insediamenti umani, agricoli o industriali.

Sono considerate acque minerali naturali anche quelle alle quali viene aggiunto del gas, come ad esempio anidride carbonica in fase d’imbottigliamento. L’aggiunta di questo gas deve essere specificata in etichetta.

L’acqua minerale può essere classificata in diverse categorie che dipendono principalmente dal residuo fisso cioè la quantità di sali minerali e sostanze inorganiche disciolti in un litro di acqua rimanenti dopo evaporazione a 180°C.

In base all’uso, le acque minerali si suddividono in:

  • acque minerali da tavola, che sono le più comuni;
  • acque minerali terapeutiche, che sono indicate nella cura di malattie specifiche, grazie alle proprietà diuretiche, oppure digestive ecc.

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