Non ha senso misurare direttamente il calore di un corpo, in quanto il calore si evidenzia solo quando passa da un corpo all’altro. Quindi quello che si calcola è lo scambio di calore, però per poterlo fare si deve tener conto della quantità di sostanza in esame, il tipo di materiale di cui sono fatte e la variazione di temperatura registrata.

Lo strumento usate per misurare il calore è il calorimetro esso quindi, effettua una misurazione indiretta basata sulla variazione di temperatura.

L’unità di misura del calore nel SI è il Joule (J). Il joule rappresenta all’incirca la quantità di energia necessaria per sollevare di un metro un corpo che pesa un ettogrammo. In alcuni campi, però, è molto usata la caloria che è la quantità di calore per innalzare di 1°C la temperatura di 1 grammo di acqua distillata. Spesso viene usato anche un suo multiplo che è la kcal (chilocaloria).

Tra il joule e la caloria c’è una relazione che ci permette di passare da una grandezza all’altra. Per aumentare di 1°C la temperatura di un grammo di acqua occorrono 4,184 J.

    

1 cal = 4,184 J

1 kcal = 4,184 kJ

1 J = 0,24 cal

1 kJ= 0,24 kcal

Bisogna considerare che ogni sostanza reagisce in modo diverso al calore. Infatti, se somministriamo la stessa quantità di calore a due materiali diversi che hanno la stessa massa, non otteniamo lo stesso aumento di temperatura perchè ciascuna sostanza cede o assorbe calore in modo differente. Per poter effettuare dei confronti gli scienziati usano una grandezza chiamata calore specifico.

Il calore specifico di una sostanza è la quantità di calore necessaria per aumentare di 1°C la temperatura di 1 grammo della sostanza considerata. Ogni sostanza ha un determinato calore specifico, infatti, per l’acqua è uguale a 1, l’olio uguale a 0,471, il ferro uguale a 0,115 ecc.

 

Programma scienze delle medie