Consigli per insegnare a leggere bene:

  •  I bambini imparano per imitazione, importante è leggere anche noi ad alta voce. Se in casa si è soliti prendere un libro e leggerlo per piacere, anche nostro figlio in futuro riconoscerà i libri non solo come nemici; Il ruolo della maestra è fondamentale per trasmettere al bambino il piacere della lettura.
  • Importante è sempre far leggere il bambino ad alta voce senza trasmettergli ansia anche se trova qualche difficoltà.
  •  La prima lettura: la fiaba che ama di più; per aiutare i più piccoli che frequentano la prima classe a cimentarsi con le prime letture, la motivazione è fondamentale, quindi bisogna scegliere un racconto che lui ama tanta o che conosce fin da piccolo.
  • Le prime letture: testi brevi e tante figure; in generale, è opportuno puntare su testi brevissimi, con illustrazioni grandi e belle: il libro, insomma, deve risultare ‘appetibile’ e non avere pagine troppo scritte.

Importante ricordare che nel corso del primo anno, i bambini imparano a leggere, ma fino a gennaio riescono a malapena a leggere quello che scrivono. Nella seconda parte dell’anno scolastico, leggono volentieri un pensierino, due righe.

  • Farsi raccontare la loro giornata; un altro valido alleato per migliorare la lettura a voce alta del bambino è abituarlo a raccontare gli episodi più significativi della sua vita quotidiana. A fine giornata, il genitore può invitare il bimbo a raccontare gli eventi più belli che ha vissuto
  • Rileggete la storia, due, tre volte; se il bambino fatica a leggere ad alta voce, un testo letto e riletto insieme, lo fa sentire più sicuro e non lo mette in difficoltà.

Anche lo stampatello può essere uno strumento per affinare la lettura ad alta voce se il bambino si sente più a suo agio. Ma dipende molto da cosa ha fatto la sua maestra a scuola, e su questo non c’è una regola sola

  • Esercizio costante: 10 minuti al giorno; dieci minuti al giorno sono davvero il minimo sindacale, un momento della giornata per leggere insieme, stare vicini, magari tenendo il bambino contro di se. Quello che conta è condividere una situazione piacevole che sarà impressa per sempre.
  • Alle prime difficoltà controlla l’ansia; se il bambino mostra qualche difficoltà a leggere ad alta voce nei primi anni della primaria, non c’è bisogno di farsi prendere dall’ansia.

Fino alla fine della seconda classe, è prematuro parlare di problemi nella lettura, e non bisogna spingere il bimbo a farlo davanti ad altri se si sente a disagio. Quello che occorre è chiedersi se non gli piace leggere in quanto tale o se oppone un rifiuto perché non comprende il testo”.

Se si fa tesoro di tali consigli per insegnare a leggere, i risultati quasi sicuramente saranno buoni.