I verbi impersonali non si riferiscono ad un soggetto determinato e sono sempre usati alla terza persona singolare e sono:

  • i verbi che indicano un fenomeno atmosferico o espressioni di significato simile, composte dal verbo fare seguito da un aggettivo o da un nome: nevica, piove, grandina, albeggia, imbrunisce, si rannuvola, fa freddo, fa caldo, fa giorno, fa notte. 
  • alcuni verbi ammettono invece sia la forma personale (con un soggetto espresso o sottinteso) sia quella impersonale:

Accadde un fatto strano. (forma personale)  → Accadde che si rividero dopo un anno (forma impersonale)

E’ necessario il tuo benestare (forma personale) → E’necessario che voi siate d’accordo. (forma impersonale)

La luna sembra d’argento.(forma personale) → Sembra che la luna sia d’argento (forma impersonale)

Quindi i verbi che possono essere usati in entrambe le forme sono: sembrare, parere, bisognare, essere necessario, accadere, avvenire, capitare, essere bene, essere male ecc. Oltre a questi c’è il verbo essere seguito da un aggettivo, da un sostantivo o da un avverbio: essere chiaro, essere facile, essere giusto, essere doveroso…

Inoltre qualsiasi verbo, transitivo o intransitivo, può essere usato in forma impersonale quando è espresso alla terza persona singolare, preceduto dalla particella si, che in questi casi si chiama particella impersonale:

Si mangia bene al ristorante di Mario.

Si dorme male quando la temperatura nella stanza è eccessiva.

Ci si annoia in questo posto.

    

  • I verbi impersonali o quelli usati in forma impersonale nei tempi composti richiedono l’ausiliare essere.

Si è mangiato molto bene in questo ristorante.

Ci era sembrato di far tardi.

  • I verbi vhe indicano un fenomeno atmosferico usano come ausiliare avere quando esprimono la durata del fenomeno, altrimenti hanno come ausiliare il verbo essere.

Ha nevicato per tre ore.

E’ piovuto questa notte.

SI PASSIVANTE

La particella pronominale si ricorre non solo nella forma riflessiva del verbo ma anche in altri casi.
Per esempio, nella frase:

Si udirono voci confuse.
La particella si non vuol dire sé, se stessi e neppure tra loro, l’un l’altro. Si udirono non è quindi un verbo riflessivo, ma equivale a furono udite, cioè a un passivo. In questi casi il si è chiamato si passivante perché dà al verbo attivo che accompagna il valore passivo.

Se il verbo della frase è transitivo e ha il complemento oggetto espresso, la frase è in realtà una frase passiva; in questo caso parliamo di “si” passivante. Per esempio:
In Italia si mangia la pasta. (che corrisponde a in Italia viene mangiata la pasta)
A scuola si studia italiano. (a scuola viene studiato l’italiano)
Non si è vinta neanche una partita .(non è stata vinta neanche una partita)

Vedi le funzioni della particella si

 

Programma di grammatica prima media