Le congiunzioni subordinanti collegano due o più proposizioni, stabilendo tra loro un preciso rapporto gerarchico (d’importanza): una proposizione è reggente, l’altra è secondaria e subordinata.

Le congiunzioni subordinanti sono di vario tipo.

  • Dichiarative, quando completano il significato della proposizione reggente (che, come ecc.). Mi avevano detto che eravate usciti.
  • Finali, quando indicano il fine, lo scopo per cui è compiuta l’azione della proposizione reggente (affinchè, perchè, acciocchè, chè, ecc.). Ti ho svegliato presto, affinchè tu non arrivi in ritardo.
  • Causali, quando indicano la causa, il motivo per cui è avvenuta l’azione della proposizione reggente (poichè, giacchè, siccome, dal momento che, in quanto ecc.). Sei arrivato tardi a scuola poichè non ti sei alzato in tempo.
  • Consecutive, quando esprimono la conseguenza dell’azione espressa nella proposizione reggente (così…che, tanto…che, in modo…che, a tal punto…che, talmente…che ecc.). Sono così affannato, che non riesco a respirare.
  • Temporali, quando indicano il tempo, la circostanza in cui avviene l’azione della proposizioni reggente (quando, allorquando, mentre, finchè, allorchè, da quando, fino a quando, ogni volta che, prima che, dopo che ecc.).  Non ho voglia di parlare con nessuno quando sono arrabbiato.

  

  • Concessive, quando indicano una circostanza nonostante la quale è valida l’azione della proposizione reggente (sebbene, quantunque, nonostante, benchè, per quanto, anche se ecc.). C’è ancora gente in giro, sebbene sia molto tardi.
  • Condizionali, quando indicano la condizione che si pone affinchè si realizzi l’azione della proposizione reggente (se, purchè, qualora, quand’anche, nel caso che, quando, a patto che ecc.). Non uscirei oggi, se fossi in te.
  • Modali, quando indicano il modo in cui si svolge l’azione della proposizione reggente (come, siccome, quasi, comunque, in modo che ecc.). Farò come vorrai tu.
  • Comparative, quando introducono una proposizione che fa da paragone alla proposizione reggente (così…come, piuttoato…che, tanto…che, più…che ecc.). Si sarebbe fatto punire, piuttosto che confessare il nome del colpevole.
  • Dubitative e interrogative, quando introducono una proposizione che esprime una domanda indiretta o un dubbio (se, quando, come, perchè ecc.). Non so perchè hai voluto parlare con me.
  • Eccettuative e limitative, quando introducono una proposizione che esprime un’eccezione o una limitazione nei confronti dell’azione della proposizione reggente (fuorchè, tranne che, eccetto che, per quanto, per quello che ecc.).  Sono capace di fare ogni cosa, tranne che preparare da mangiare.
  • Esclusive, quando introducono una proposizione che esprime un’azione impossibile rispetto a quella affermata dalla reggente (senza, senza che ecc.). Non accendere la luce senza che ce ne sia bisogno.

Vedi le congiunzioni coordinanti

Vedi esercizi sulle congiunzioni

 

Programma di grammatica prima media