Il territorio e il clima

La regione istituita nel 1963, è formata dall’unione del Friuli e della Venezia Giulia. Confina a nord con l’Austria, a ovest con il Veneto,  a est  con la Slovenia, a sud si affaccia sul Mare Adriatico.

Il Friuli-Venezia Giulia è caratterizzato da paesaggi differenti.

  • A nord  si innalzano le Alpi Carniche e a est le Alpi Giulie.
  • Poco più a sud si estendevano i rilievi prealpini, meno alti ma rocciosi e privi di vegetazione.
  • Ancora più a sud, una fascia collinare di origine glaciale si allunga verso la Pianura Padano-Veneta, percorsa dai fiumi Tagliamento, Isonzo e Livenza.
  • A ridosso del Golfo di Trieste si eleva l’altopiano del Carso, formato da rocce che vengono erose facilmente dall’acqua e percorso dal Timavo, un fiume che scorre sottoterra per circa 40 chilometri.

La barriera montuosa delle Alpi e la presenza del mare determinano un clima adriatico quindi più mite in pianura e lungo la costa; sui rilievi il clima invece è alpino. D’inverno, soprattutto nella zona di Trieste soffia la bora, un vento freddo proveniente da nord-est, le cui raffiche possono raggiungere i 150 km all’ora.

La popolazione

La regione è stata in passato terra di emigrazione. Oggi grazie anche all’immigrazione straniera, il saldo demografico è positivo visto che il tasso di natalità è basso.

La regione è formata da due parti con caratteristiche diverse: il Friuli, con le province di Udine e Pordenone, e la Venezia Giulia, compresa tra il fiume Isonzo e il confine con la Slovenia, con le province di Trieste e Gorizia, che rappresenta la zona più popolata. Per la presenza di alcune minoranze linguistiche, costituite da tedeschi, sloveni e ladini, questa è una regione a statuto speciale.

    

L’economia

L’agricoltura, che in passato era alla base dell’economia della regione, oggi rappresenta solo il 2,6%.

La fascia montuosa è occupata soprattutto da boschi e pascoli, mentre l’agricoltura è sviluppata nella bassa pianura. I prodotti più importanti sono: mais e altri cereali, alberi da frutta, uve da vino e coltivazioni a scopo industriale (barbabietole da zucchero e tabacco). E’ diffuso l’allevamento di bovini e soprattutto suini, con cui si produce il rinomato prosciutto San Daniele.

La regione è costellata da medie e piccole imprese che operano nei settori metallurgico, meccanico, alimentare, del legno, del mobile e della coltelleria.

Centri turistici molto frequentati sono Lignano Sabiadoro e Grado, soprattutto d’estate, e città d’interesse storico, come Aquileia.

Le città

Trieste sorge al confine con la Slovenia e si affaccia sul Mar Adriatico. Divenne città commerciale e portuale nel Settecento in quanto sbocco marino per l’impero austro-ungarico. Oggi il suo porto è il secondo in Italia dopo quello di Genova. E’ sede di università e vi si possono ammirare palazzi ottocenteschi e la Piazza Unità d’Italia, la più grande piazza italiana affacciata sul mare.

Gorizia sorge sull’Isonzo, al confine sloveno. Circondata da dolci colline, è famosa per la coltivazione della vite e la produzione di ottimi vini.

Udine, in passato importante mercato agricolo, oggi ha raggiunto un buon sviluppo industriale nei settori alimentare (birra, grappa), meccanico e tessile.

Pordenone è capoluogo di provincia dal 1968 ed è sede di una delle maggiori concentrazioni industriali del settore degli elettrodomestici.

Regione a statuto speciale

Confini: a ovest Veneto, a nord Austria, a est Slovenia, a sud Veneto e Mar Adriatico

Superficie: 7 858 km²

Popolazione: 1 212 602 abitanti

Densità: 154 abitanti per km²

Capoluogo: Trieste

Province: Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine

 

Programma di geografia prima media

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