I Franchi era un popolo numeroso e aggressivo. Essi si stabilirono in Gallia, regione che per la loro presenza prenderà il nome di Francia, cioè terra dei Franchi.

Nella lingua germanica la parola frank significa libero. Essi in effetti riuscirono a mantenere la loro indipendenza, ma inglobarono anche una serie di popoli germanici più deboli, creando una confederazione di popoli.

In origine il popolo franco era diviso in Franchi Salii e Franchi Ripuarii, ma grazie all’intervento di Clodoveo che regnò dal 481 al 511 essi si unirono in un solo popolo. Clodoveo apparteneva alla famiglia dei Merovingi, fondata da un suo predecessore Meroveo. Quindi questa fu la prima dinastia dei Franchi.

Nel 496 Clodoveo si convertì al cattolicesimo e impose questa scelta a tutto il suo popolo così garantì al papa un’alleanza duratura.

Quando Clodoveo morì i suoi successori non furono abili a mantenere unito il regno, conservavano il loro potere solo grazie all’appoggio dei capi militari, i conti, che in cambio ricevevano terre e ricchezze. Questi re vennero soprannominati “re fannulloni”, infatti, il potere era quasi tutto concentrato nelle mani dei maestri di palazzo, una specie di ministri. Quindi con il passare del tempo i re merovingi persero il loro potere a vantaggio dell’aristocrazia.

 

Tra queste famiglie, una delle più importanti era quella dei Pipinidi, a cui apparteneva l’abile capo militare Carlo Martello. Maestro di palazzo, fu il protagonista della battaglia contro gli Arabi, che grazie alla sua abilità furono fermati a Poitiers nel 732. Questa vittoria fece crescere la sua fama, ma anche quella della sua famiglia. Infatti, il figlio Pipino il Breve, chiamato così per la sua statura, depose nel 751 l’ultimo re merovingio e si fece eleggere sovrano dei Franchi da un’assemblea di nobili. Il papa Stefano II , nel 754 si recò in Gallia per proclamare Pipino nuovo sovrano per grazia di Dio, cominciò così la la dinastia dei Carolingi.

Ovviamente, l’intervento della chiesa non era privo d’interesse, infatti, essa aveva bisogno di un alleato che la proteggesse soprattutto dagli arabi e dai Longobardi..

L’alleanza fra chiesa e stato fu sancita nel 754 a Quierzy, dove con un accordo il papa riconosceva ai figli di pipino il diritto di successione al trono, mentre i Franchi in cambio gli garantivano protezione.

L’occasione per mettere alla prova questa alleanza, si ebbe quando il re Longobardo Astolfo rappresentava una preoccupazione per il papato visto che avevano occupato già molti territori. Pipino intervenne, scese in Italia e sconfisse i Longobardi. Poi come risulta dai libri ufficiali dei papi, nel 756 questi territori liberati, Pipino li consegnò direttamente all’apostolo di San Pietro, cioè il papa. Questi territori che erano il Lazio, Ravenna, Rimini, Pesaro ecc. divennero il primo nucleo del potere temporale della chiesa.

Alla metà del VIII secolo il legno dei franchi era nuovamente unito e forte. Però quando Pipino il Breve morì nel 768, il regno fu diviso fra i suoi due figli Carlo e Carlomanno. Nel 771 morì Carlomanno, quindi Carlo, poi detto Magno, per le numerose vittorie, rimase l’unico sovrano dei Franchi.

 

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