Il secondo principio della termodinamica, fu enunciato dal fisico francese Carnot. Esso afferma che: non è possibile trasformare completamente il calore in lavoro, cioè l’energia termica in energia meccanica. Perchè parte del calore viene sempre disperso nell’ambiente e quindi risulta inutilizzabile.
A questa conclusione ci arrivarono prima i costruttori delle macchine a vapore. Essi compresero che parte del calore veniva sempre disperso nell’ambiente e che si trovava ad una temperatura inferiore a quella del vapore. Proprio per questo motivo non poteva essere recuperato.
Quindi come l’acqua di un fiume che quando arriva all’altezza più bassa , non è in grado di compiere un lavoro, così quando il calore viene disperso nell’ambiente non è più riutilizzabile.
Partendo da questo principio, le forme di energia vengono suddivise in due tipi:
- forme di energia nobili, cioè quelle che si possono riconvertire totalmente in altre forme come l’energia chimica;
- forme di energia meno nobili, cioè quelle che non si possono riconvertire totalmente nelle altre forme, come il calore.
La tendenza delle forme di energia nobili a trasformarsi in calore si chiama entropia. Quindi l’entropia è la tendenza che ha l’energia a degradarsi.