Globalizzazione è un termine per indicare che tutti i paesi del mondo fanno parte di un unico mercato globale, quindi il mondo ormai è unificato dal punto di vista economico, culturale, politico, sociale e dei consumi.

Oggi grazie alla tecnologia non esistono più distanze, i mass media ci fanno conoscere i fatti quasi nel momento in cui avvengono e con internet possiamo accedere a qualsiasi tipo d’informazione; grazie ai treni superveloci le persone si possono muovere rapidamente da un luogo all’altro; uno stesso prodotto può essere progettato, fabbricato e venduto in diversi paesi del mondo dove ogni fase è più conveniente in modo da ridurre i costi; le materie prime sono acquistate dove i prezzi sono più convenienti; il lavoro è svolto dove i salari sono più bassi; la vendita avviene nei paesi dove gli stipendi sono più alti.

I vantaggi della globalizzazione vengono sfruttati soprattutto dalle multinazionali, cioè società molto grandi che hanno sedi in diversi paesi del mondo. Esse quindi decidono in quali Stati è più conveniente fabbricare i propri prodotti.

La globalizzazione  è caratterizzata da molti centri, ognuno dei quali è specializzato in qualcosa. Attualmente gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e il Giappone hanno un ruolo predominante nell’economia mondiale.

Sicuramente con questo mercato globale si sono accentuate le diseguaglianze, i pochi ricchi sono diventati sempre più ricchi e i molti poveri sempre più poveri.

I mezzi di comunicazione e quindi soprattutto la pubblicità diffonde ovunque gli stessi messaggi e condizionano i consumi delle persone e anche i loro stili di vita.

Simboli della globalizzazione sono: Mc Donald’s, Coca Cola, Nike ecc.

Questa nuova organizzazione mondiale dell’economia però ha determinato la concentrazione delle ricchezze in tre zone del mondo : Europa occidentale , America del Nord e Asia orientale.

 

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