Il territorio e il clima

Seconda isola del Mediterraneo per estensione, la Sardegna ha un territorio prevalentemente collinare, che alterna dolci pendii a rilievi aspri e scoscesi. La cima più alta è Punta la Marmora, nei Monti del Gennargentu.

La pianura più vasta è il Campidano, che si sviluppa nella parte meridionale.

I fiumi principali sono il Tirso, il Flumendosa e il Coghinas. Lungo il corso di alcuni di essi sono stati creati dei laghi artificiali per l’irrigazione e la produzione di energia; i principali sono l’Omodeo e il Coghinas.

Le coste sono perlopiù frastagliate, ma si aprono a tratti in litorali bassi e sabbiosi.

Gruppi di isole fronteggiano le coste: la Corsica, che fa parte della Francia e che è separata dalla Sardegna dalle Bocche di Bonifacio, e isole minori quali La Maddalena, San Pietro, Sant’Antioco e l’Asinara.

Il clima è mediterraneo, con estati lunghe mitigate dal vento; gli inverni sono brevi e piovosi.

Come si vive

La regione non è molto popolata. I centri abitati sono sorti in prevalenza all’interno; di recente, però, con lo sviluppo del turismo balneare, la popolazione si è spostata in centri vecchi e nuovi sul mare.

L’agricoltura è stata migliorata con la bonifica delle zone paludose e la diffusione dell’irrigazione dei laghi artificiali, ma è moderna e specializzata solo nel Campidano. Si coltivano cereali, viti, olivi, mandorli, tabacco e ortaggi. Un prodotto tipico è il sughero, che si ricava dalla corteccia di alberi della famiglia delle querce.

La pesca è sviluppata solo in alcune zone, specialmente lungo la costa occidentale.

L’allevamento degli ovini rimane l’attività principale delle zone interne. A questo sono legati la produzione e il commercio di formaggio e lana.

Le attività al turismo rappresentano attualmente l’unica attività in crescita della regione. Nuove possibilità può avere l’artigianato, con la produzione di tappeti, ceramiche, merletti e lavorazione di coralli, sughero, legno.

    

Le province della Sardegna

Cagliari sorge sul golfo omonimo. Fondata dai Fenici, conserva monumenti di varie epoche, fra cui la Chiesa di San Saturnino, la più antica dell’isola, il Duomo, il castello e le mura medievali.

Nuoro fonda la sua economia sull’agricoltura e sulla pastorizia, ma anche sul terziario. Ospita un museo sulle tradizioni popolari.

Oristano, al centro della costa occidentale, è sede di un fiorente mercato agricolo.

Sassari ha visto il succedersi di diverse dominazioni, che si possono riconoscere nel sovrapporsi di diversi stili nei monumenti. Oggi è un importante centro commerciale.

La regione autonoma della Sardegna nel maggio del 2005, ha istituito quattro nuove province, non riconosciute a tutti gli effetti dallo Stato italiano:

Carbonia-Iglesias (con capoluogo Carbonia);

Medio Campidano (con capoluogo Sanluri e Villacidro);

Ogliastra (con capoluoghi Lanusei e Tortolì)

Olbia-Tempio (con capoluoghi Olbia e Tempio Pausania)

Regione a statuto speciale

Confini: a ovest Mar di Sardegna, a Nord, a Est e a Sud con il Mar Tirreno

Superfice: 24 090 km²

Popolazione: 1 569 443 abitanti

Densità: 69 abitanti per km²

Capoluogo: Cagliari

Province: Cagliari, Carbonia-IglesiasMedio Campidano, Nuoro, Ogliatra, Olbia-Tempio, Oristano, Sassari

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