Le lettere dell’alfabeto latino sono gli stessi dell’alfabeto italiano, sono 23 e derivano dall’alfabeto greco con influenze di quello etrusco.

Sono in maiuscolo: A,B,C,D,E,F,G,H,I,L,M,N,O,P,Q,R,S,T,V,X,Y,Z

In minuscolo: a,b,c,d,e,f,g,h,i,l,m,n,o,p,q,r,t,u,x,y,z

Le consonanti

Subito notiamo che i latini usavano la V maiuscola per indicare la vocale u. La distinzione tra la u e la v si è fatta poi nel Cinquecento. Questa viene chiamata semiconsonante.

La lettera K, nel nostro alfabeto non è presente  i latini la usavano raramente, ma poi è stata sostituita con la c.

La lettera x, indica l’unione della c e della s, come nella parola exesrcitus (esercito).

La lettera y e la lettera z inizialmente non facevano parte dell’alfabeto latino, sono state introdotte nel I secolo a.C. per poter scrivere parole che derivavano dal greco come Cyprus (cipro) o gaza (tesoro).

Come in italiano i nomi propri si scrivono con la lettera maiuscolo, ma in latino si scrivono con la lettera maiuscola anche gli aggettivi derivati dai nomi proprio o dai nomi geografici come Mediolanensis (milanese).

La h non si pronuncia mai nè all’inizio nè all’interno di una parola come, homo(uomo) oppure nihil (niente).

Le due consonanti p ed h scritte vicine si leggono come f. Tipo philosofia, si leggerà filosofia.

Il gruppo ti seguito da vocale si legge zi. Per esempio gratia (grazia) si legge grazia

  

Le vocali

Le vocali sono cinque e sono a, e ,i, o, u come in italiano. La y ha lo stesso suono della i e la si usa sono nelle parole greche che sono entrate a far parte del vocabolario latino, come lyra (la lira), gypsum (gesso) ecc.

I dittonghi che in italiano sono molto frequenti, in latino sono sei, ma di questi solo quattro vengono più usati.E sono: ae, oe, au, eu. Gli altri due meno usati sono: ei, ui.

I dittonghi ae ed oe si leggono e, invece gli altri si leggono come si scrivono

Se in un nome non troviamo alcuno di questi dittonghi allora si forma lo iato e le vocali verranno separate.Tipo scientia , dividendola in sillabe otterremo sci-en- ti-a.

La divisione in sillabe segue per lo più le stesse regole di quella italiana. La differenza maggiore sta nel fatto che in italiano ci sono molti più dittonghi che in latino

La quantità vocalica

Un elemento che costituisce una differenza tra la lingua latina e quella italiana è la quantità vocalica, cioè la distinzione tra vocali lunghe e vocali brevi.Le vocali di quantità lunga si indicano con un trattino sulla vocale, tipo ā, quelle brevi con una linea curva sulla vocale.

Questa differente quantità vocalica è molto importante in latino perchè alcune parole che sono composte dalle stesse lettere ,ma con vocali con differente quantità vocalica hanno un significato differente.

Per esempio:

 

 

 

Vedi programma di latino