L’illuminismo e la politica.

In tutta l’Europa  la  monarchia assoluta era la forma di governo più diffusa, ma nonostante le varie monarchie cercassero di mantenere il potere nelle mani del sovrano, furono costrette ad accettare la nuova forma di pensiero, e capirono che il loro potere doveva essere illuminato dalla ragione, e doveva consentire libertà ,tolleranza, e istruzione al proprio popolo, si cominciava a parlare di sovrano illuminato..

In quel periodo si definì il potere monarchico come assolutismo illuminato oppure dispotismo illuminato, (dove il significato di dispotismo è il seguente: il governo di una sola persona o un ristretto numero di persone che governano in modo assolutistico senza badare alla legge) che stava a sottolineare il potere assoluto dei sovrani che non dovevano dar conto a nessuno del loro operato, ma dovevano garantire un governo illuminato , cioè governare seguendo i principi della ragione e migliorare la vita dei propri sudditi.

Il nuovo sistema di governo cercò di rendere più lo Stato più moderno, con funzionari efficienti dal punto di vista amministrativo, di limitare il potere della Chiesa, di combattere la nobiltà feudale e rendere più equa la giustizia.

Durante tutto il settecento  lo Stato cerco di dare più importanza all’istruzione , creando scuole e università di Stato limitando sempre di più il potere della Chiesa che fino ad allora aveva gestito l’istruzione.

Proprio per questo i sovrani espulsero il più potente degli ordini religiosi della chiesa , quello dei gesuiti, cacciati da ogni paese europeo.

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