Dopo l’anno mille grazie anche alla ripresa dell’agricoltura e quindi all’aumento demografico, anche i commerci nei centri urbani si ripresero. Nel corso del tempo il mondo rurale e quello cittadino divennero due realtà sempre più indispensabili l’una all’altra.

La campagna forniva i prodotti necessari al sostentamento della popolazione, mentre la città assicurava la produzione dei manufatti necessari alla vita dei contadini.

Per alcuni contadini divenne anche vantaggioso trasferirsi dalla campagna alla città perchè la città offriva a tutti buone possibilità di trovare un lavoro pagato meglio; gli abitanti delle città non appartenevano a nessuno, come spesso accadeva per i contadini.

Le città erano circondate da mura che le difendevano dagli attacchi nemici e da torri in pietra, erano costruite intorno a una piazza principale in cui c’era la chiesa cattedrale e dove si teneva il mercato. Ovviamente fin dai tempi dell’Impero romano erano costruite o vicino a un fiume o vicino a vie di comunicazione, proprio per renderle facilmente raggiungibili.

Pian piano le intorno alle mura originarie della città vengono costruite nuove mura che racchiudono anche le botteghe, le case di mercanti ed artigiani, queste nuove zone vengono dette borghi.

 

Intorno al 1200 le regioni d’Europa con il maggior numero di città sono le Fiandre , la Germania settentrionale e l’Italia.

Piano piano nelle città, soprattutto in Italia, i mercati si trasformano in fiere, cioè dei mercati che si ripetono periodicamente. Una delle fiere più importanti era quella di Champagne attraverso la quale passavano tutti i prodotti che venivano scambiati. Quindi la figura del mercante si fa sempre più spazio. Ovviamente doveva essere dotato di mezzi propri, avere conoscenze sulle rotte commerciali ecc. Le vie preferite per il trasporto delle merci da parte dei mercanti erano i fiumi e i mari, anche se lungo i fiumi si dovevano pagare molti pedaggi.

Nell’XI secolo le monete in circolazione erano scarse, solo dal XIII secolo sin cominciano a coniare monete d’oro come il genovino a Genova, il fiorino a Firenze, e il ducato a Venezia.

Quindi con l’aumento dei traffici commerciali anche il denaro divenne una merce. Alcuni mercanti ebbero la possibilità di aprire dei banchi, cioè delle primitive banche, con i quali potevano scambiare monete, fare prestiti o altre. Questo tipo di attività però era condannato dalla chiesa , ma dal XIII secolo quasi tutti i mercanti italiani erano anche cambiavalute e banchieri.

 

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