Le piante coltivate sono numerosissime. In Italia, quelle principali a uso alimentare sono i cereali, gli ortaggi e gli alberi da frutto.

I cereali

I cerali sono piante erbacee che appartengono alla famiglia delle graminacee, coltivate per i loro frutti, dette cariossidi e sono destinate sia all’alimentazione umana che animale. Da essi si possono ottenere farine tramite la macinazione. I cereali più comuni sono il frumento (o grano), il mais (o granoturco), il riso. Altri cereali importanti sono l’orzo, l’avena, la segale, il miglio.

Le cariossidi contengono molto amido quindi sono alimenti soprattutto energetici. Discreto il contenuto di proteine, mentre i grassi sono contenuti in piccole quantità.

Il frumento è il cereale più diffuso e utilizzato in Italia, è quello che ha il maggior contenuto di sostanze proteiche che concorrono alla formazione del glutine.

La pianta si adatta a diversi tipi di terreno e diverse condizioni climatiche.

Il frumento è una pianta con fusto diritto e foglie strette alte fino a 1 m, all’apice si trova la spiga formata da circa 20 spighette ed ognuna contiene dei chicchi.

Nel chicco si distinguono tre parti: l’involucro esterno che è formato da sottili membrane di cellulosa e di sostanze proteiche la cui macinazione fornisce la crusca, l’embrione che è una pianta piccola con elevato potere nutritivo, dopo la macinazione si altera facilmente e per questo viene eliminato, infine c’è la mandorla farinosa che è ricca di amido e di glutine, indispensabili per la panificazione.

Ne esistono di due qualità: grano duro(coltivato al sud) e grano tenero(coltivato al nord).

Il grano tenero (triticum vulgare), con spiga sottile, ha un chicco opaco, ricco di amido, da esso si ricava la farina bianca adatta alla panificazione.

Il grano duro (triticum durum), ha una spiga più tozza, ha una cariosside dura e lucida, ricca di glutine e da esso si ricava una farina granulosa la semola, adatta per la produzione di paste.

Il ciclo vegetativo del grano è 9 mesi, la semina viene fatta ad ottobre, e la pianta si sviluppa in primavera e matura a giugno.

Il riso è il cereale più consumato al mondo. Si coltiva soprattutto in Asia ma anche in Italia nella pianura Padana.

E’ una pianta erbacea con fusto sottile alto fino a 1 m. Sulla sommità si forma una spiga a grappolo con tanti rami laterali a cui sono attaccati i semi.

Il riso nasce e cresce nell’acqua, si semina in aprile in vivaio, poi le pianticelle vengono trapiantate in risaia. A settembre la pianta è matura e pronta per la mietitura.

Il ciclo vegetativo dura 4 o 6 mesi. La risaia è un campo livellato diviso in vasche dette camere. Tali camere vengono allagate durante la crescita e prosciugate durante il raccolto. Cresce sommersa dall’acqua per mantenere una temperatura costante, è l’unico cereale che si consuma non macinato.

Il riso contiene molto amido e sali minerali.

Il mais o granoturco è una pianta originaria dell’America, portata in Europa da Cristoforo Colombo.

Ha un fusto robusto e eretto. In corrispondenza dei nodi si hanno le infiorescenze femminili da cui si sviluppano i frutti che formano una spiga o pannocchia, intorno a un asse legnoso chiamato tutolo.

Esso ha bisogno di un clima caldo e umido per maturare. La semina avviene in primavera e la raccolta in autunno.

  

Gli ortaggi

Per ortaggi si intendono le verdure che crescono negli orti. Esistono molte varietà di ortaggi. Si possono usare diverse parti delle piante:

  • le foglie(spinaci, cavolo, rucola, lattuga, coste ecc.);
  • i frutti (peperoni, melanzane, zucchine, pomodori ecc.);
  • i semi nel caso delle leguminose (ceci, fagioli, piselli, lenticchie ecc.);
  • le infiorescenze (cavolfiore, carciofi, broccoli ecc.).

In genere i terreni degli orti devono essere ben concimati,umidi e leggeri. Speeso per avere raccolti fuori stagione si usano le serre.

Gli alberi da frutto

Gli alberi da frutto si trovano un po’ ovunque, in ogni clima e in diversi tipi di terreno.

Sono gli alberi che generano frutti utili all’alimentazione. Comprendono un numero enorme di varietà e possono essere coltivati nei frutteti, oppure negli orti.

Tra gli alberi da frutto più diffusi in Italia ci sono la vite, l’ulivo, il melo, il pero, il pesco, gli agrumi.

La vite e l’ulivo rappresentano le più importanti colture arboree italiane.

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