Le regioni della Terra dove si concentrano maggiormente le industrie sono: Cina, Stati Uniti, Giappone, Germania, India, Corea del Sud, Messico, Francia, Brasile, Canada.

Tutti questi paesi possiedono la maggior parte degli stabilimenti industriali. Alcuni paesi come Asia e America meridionale dispongono di personale qualificato e poco costoso e quindi ciò attira moltissime aziende, soprattutto la Cina e l’ India. Questo fatto ha portato la delocalizzazione di molte imprese in questi luoghi. Ovviamente per molti paesi questo comporta una riduzione dei posti di lavoro e quindi l’aumento della disoccupazione.

I settori industriali tradizionali sono il siderurgico, l’automobilistico, il tessile, il chimico e l’alimentare. L’industria siderurgica è concentrata soprattutto nelle aree industriali più antiche, invece il settore automobilistico è controllato dalle aziende statunitensi, giapponesi ed europee, l’industria tessile è diffusa un po’ ovunque ma è prevalentemente spostata verso l’Asia sempre per lo stesso motivo e cioè il basso costo della manodopera.

L’industria chimica ha un’importanza crescente e quindi è concentrata soprattutto nei paesi più sviluppati, anche perchè insieme alle industrie farmaceutiche, informatiche, high-tech richiedono molta ricerca, studio ed investimento di denaro.

I settori industriali nuovi che oggi sono in fase di sviluppo sono l’aeronautico, l’aerospaziale e l’elettronico, biotecnologico e quello delle telecomunicazioni.

I paesi più industrializzati al mondo hanno creato un organismo chiamato G20 in cui fanno parte i 20 Stati. Questi paesi producono complessivamente l’80% del PIL del mondo.

Le industrie possono essere divise anche in base all’utilizzo di tecnologie in:

  • low tech cioè quelle con basso contenuto di tecnologie e sono le industrie alimentari, tessili, del legno, della carta ecc.;
  • medium tech cioè con un contenuto tecnologico medio e sono le industrie meccaniche e chimiche;
  • high tech cioè ad alto contenuto di tecnologie e sono le industrie ottiche, farmaceutiche, elettroniche, informatiche e della telecomiunicazione.

Ovviamente lo sviluppo industriale di determinate zone è anche influenzato dalla minore o maggiore presenza di risorse.

I paesi più ricchi di risorse minerarie sono Canada, Australia, Russia, Brasile e Sudafrica.

Quasi il 40% del petrolio proviene dal Medio Oriente, la Russia è il secondo produttore seguita dagli Stati Uniti. Per quanto riguarda il carbone i maggiori produttori sono Cina, USA e Russia, il gas naturale si trova per lo più in Russia e Medio Oriente.

 

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