I vari naturalisti nei loro studi, già nel diciannovesimo secolo, in base a molte osservazioni capirono che luoghi anche se hanno clima e caratteristiche simili sono popolati da organismi molto differenti.

Anche Darwin era giunto alla conclusione che gli esseri viventi hanno le loro caratteristiche diverse a seconda dell’ambiente in cui vivono e quindi a seconda di tutti i cambiamenti che sono avvenuti nella loro linea evolutiva, però lo scienziato non seppe spiegare come avessero origine le varie specie, solo nel secolo scorso sono state date delle risposte.

Adesso prima di tutto cerchiamo di enunciare il concetto di specie che è una parola che deriva dal latino e significa “tipo“.

La definizione più antica è quella che si basa sulle caratteristiche anatomiche e si chiama concetto filogenetico della specie, quindi le si distinguono in base alle caratteristiche fisiche.

In base a studi più recenti, il criterio che viene più considerato per la classificazione delle specie è quello biologico che afferma che una specie è formata da individui che accoppiandosi danno vita a una prole fertile. Per esempio se si accoppiano un cavallo con un asino, apparentemente simili, daranno vita al mulo che è sterile e questo perchè appartengono a specie diverse.

Diciamo che si può fare una distinzione di specie anche dal punto di vista evolutivo che è un gruppo o una popolazione formata da individui connessi per quanto riguarda la riproduzione ma che nel tempo potrebbero trasformarsi perchè vanno incontro a un fenomeno chiamato speciazione.

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