Gli anfibi sono vertebrati eterotermi che vivono la prima parte della loro vita in acqua, respirando con le branchie, e la seconda parte sulla terraferma, respirando con la pelle e i polmoni.

Gli anfibi hanno la pelle senza alcun rivestimento, spesso ricoperta da una sostanza viscida importante per la respirazione cutanea; una lingua estroflessibile che gli permette, quando si accorge della presenza di un insetto, di far uscire la lingua in modo molto veloce dalla bocca; il sacco vocale, un organo che si gonfia e gli permette di emettere suoni forti; uno scheletro interno che però è privo di gabbia toracica; una membrana del timpano, organo capace di captare i suoni; le narici sono dorsali e gli permettono do respirare a pelo d’acqua, gli occhi sono grandi e sporgenti.

Il fatto che siano eterotermi comporta che durante l’inverno si rifugiano o sul fondo dello stagno, come le rane o si riparano in una tana scavata sotto il terreno cadendo in letargo, quindi le funzioni vitali si rallentano al massimo.

  

In base alle loro caratteristiche gli anfibi possono essere divisi in:

  • urodeli, cioè anfibi con la coda che comprendono salamandre e tritoni. Hanno il corpo allungato e possono essere confuse con le lucertole, che invece sono rettili. Producono una sostanza tossica per difendersi dai predatori. Sono animali notturni e vivono in luoghi umidi, vicini all’acqua;
  • anuri, cioè anfibi senza coda che comprende rane e rospi. Hanno il corpo ovoidale, la testa larga e la bocca molto larga. Sono animali saltatori, vivono in genere vicino all’acqua e non sono animali sociali.

Il ciclo vitale della rana

All’inizio della primavera, le rane depongono tantissime uova nelle acque ferme e basse di fossi, stagni e laghi. Dalle uova fuoriescono delle larve dette girini che hanno l’aspetto di un pesciolino, che nel giro di 4 mesi passano da una vita completamente acquatica, in cui respirano tramite le branchie, a una vita terrestre, in cui respirano con i polmoni che si sono formati dalla trasformazione delle branchie. Quindi il girino si è trasformato in una rana che esce dall’acqua e vive sulla terraferma.

 

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