I pesci sono animali vertebrati, eterotermi che vivono nell’acqua in cui si muovono nuotando velocemente.

Il corpo dei pesci ha una forma affusolata e compressa lateralmente , detta idrodinamica. Tale forma dà ai pesci una minima resistenza all’acqua e gli permette di andare veloce. Per poter scivolare meglio nell’acqua il loro corpo è ricoperto di una sostanza mucillaginosa. Il corpo è diviso in tre parti, testa, tronco e coda ed è rivestito da scaglie incastrate l’una nell’altra come le tegole di un tetto.

Inoltre. i pesci sono provvisti di pinne che si dividono in pinne pari, cioè doppie, destra e sinistra e pinne impari, cioè singole.

I pesci sono colorati in maniera diversa, ma il colore della loro pelle generalmente è più scuro sul dorso e più chiaro sul ventre ,così se un predatore arriva dall’alto , guardando in basso confonderà il pesce con il fondale marino, invece se viene dal basso confonderà il colore chiaro del ventre con la superficie dell’acqua.

I pesci possono anche cambiare il loro colore grazie a dei pigmenti presenti nelle cellule della pelle , i cromatofori.

Vediamo come sono fatti i pesci.

Gli occhi sono privi di palpebre e sono posti ai lati del capo.

Le narici non comunicano con la cavità boccale, infatti non servono per respirare:

La bocca, formata di solito da denti, che generalmente si rinnovano in continuazione;

Le branchie sono formate da un arco osseo alla quale sono fissate due lamelle di colore rosso, esse costituiscono l’apparato respiratorio dei pesci e in esse avvengono gli scambi gassosi con l’esterno;

Le pinne pettorali, sono pari e si trovano vicino alle branchie e servono al pesce per cambiare direzione insieme alle ventrali;

    

Le pinne ventrali, sono pari e sono poste a circa metà dell’addome;

La pinna anale è impari;

La pinna caudale è impari ed è la più grande, fornisce la spinta durante il nuoto;

La pinna dorsale è impari ed aiuta il pesce a mantenere l’equilibrio;

La linea laterale è un organo di senso, che permette al pesce di avvertire gli ostacoli e il cambiamento di direzione, situata su ogni lato e formata da una lunga fila di piccoli fori.

Come tutti i vertebrati lo scheletro inizialmente è cartilagineo e poi diventa osseo; in alcuni pesci invece lo scheletro rimane cartilagineo. Per questo i pesci vengono divisi in due grandi gruppi: pesci cartilaginei come gli squali e le razze e i pesci ossei come il branzino.

I pesci ossei rispetto alla loro forma sono stati divisi in quattro tipi:

  • con corpo affusolato come il salmone;
  • con il corpo compresso, cioè appiattito lateralmente, come la sogliola;
  • con il corpo depresso, cioè schiacciato dorsalmente come la rana pescatrice;
  • con il corpo allungato, cioè simile ad un serpente come l’anguilla.

Nei pesci ossei dietro l’occhio si trova l’opercolo, una piega cutanea che copre le fessure branchiali. Sollevando l’opercolo si nota la presenza di filamenti che portano le lamelle branchiali, dal colore rosso.

I pesci cartilaginei vivono soprattutto nell’acqua salata dei mari e degli oceani, anche se alcune specie sono in grado di risalire i fiumi. Essi non hanno opercolo, ma fessure branchiali che si aprono lateralmente dietro la testa; la bocca è ventrale e la pinna caudale è asimmetrica. Alcuni pesci cartilaginei sono lo squalo bianco, lo squalo balena, il trigone ecc.

La maggior parte dei pesci è ovipara con fecondazione esterna: le femmine depongono le uova, in grande quantità, che verranno poi fecondate dai gameti maschili rilasciati dai maschi.

Alcune specie di squali sono vivipare, quindi la fecondazione avviene all’interno del corpo della femmina.

 

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