Nel Quattrocento in Europa ci furono tantissime trasformazioni.

Prima di tutto la divisione rigida in ceti che fino a quel momento era stata presente, pian piano scomparve. Nelle grandi città quattrocentesche assunsero un ruolo sempre più importante i mercanti e i banchieri, soprattutto quest’ultimi facevano prestiti a clienti molto prestigiosi.

Anche gli operai divennero una figura capace di provvedere alle loro necessità, mentre i contadini a causa dei raccolti scarsi se la vedevano un po’ peggio.

I  cambiamente si ebbero in vari campi, dal punto di vista politico, il potere viene legittimato dall’imperatore o dal ponteficie e la Signoria si trasforma in prinlcipato, un’eccezione fu Firenze che continuò anche nei primi anni del ‘400 ad avere un ordinamento comunale.

Ogni signore attorno a lui creò una corte e si circondò di uomini fidati, ma anche di uomini di cultura, infatti la loro intenzione era quella di proteggere la cultura e le arti, questo fenomeno prese il nome di mecenatismo (da Mecenate, il collaboratore di Augusto che proteggeva i letterati).

 

Quest’amore per la cultura e le arti fece si che le signorie divenissero il centro di tutto grazie al fatto che i signori investirono ingenti somme di denaro per la costruzione di palazzi, opere d’arte ecc.

Il cittadino non poteva partecipare alla vita politica, ormai era solo un suddito, un ruolo un po’ diverso continuava ad averlo solo a Firenze.

Durante il Quattrocento dopo le varie epidemie e carestie del secolo precedente, si assistette a una riprese economica.

Si diffonde tra il nuovo ceto mercantile e quindi tra tutto il ceto privilegiato la ricerca del piacere chiamato edonismo.

In questo secolo furono fatte molte scoperte geografiche, furono aperte le vie marittime verso le Indie.

Si sviluppò la ricerca scientifica e vi furono molte innovazioni e scoperte astronomiche e geografiche. Una delle invenzioni più importanti fu quella della stampa a caratteri mobili di Gutenberg, la prima opera stampata fu la Bibbia.

Ci fu una grande alfabetizzazione tra i ceti popolari. Le botteghe artigiane divennero scuole di addestramento alle arti e ai mestieri e da qui uscivano artisti geniali.

Dall’inizio del ‘400 ha inizio una nuova era che viene chiamato rinascimento.

In questo periodo si distingue anche la fase dell’umanesimo e quella del rinascimento vero e proprio.

 

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