Il Settecento  è un secolo di grandi trasformazioni, si assiste al predominio politico e culturale della Francia.

In Italia la presenza straniera è minore quindi gli Stati italiani godono di una maggiore libertà.

Un altro vento importante della metà del Settecento è la Rivoluzione industriale(dove la produzione viene effettuata nelle fabbriche con l’uso sempre di più macchinari e con l’utilizzo dell’energia prodotta dal vapore).

Si fa avanti una nuova classe sociale chiamata borghesia che basa la propria supremazia sulle proprietà dei mezzi di produzione, come le fabbriche. Questa nuova classe si contrappone con l’aristocrazia, questo conflitto sarà alla base della Rivoluzione Francese che porterà alla diffusione di principi quali la libertà, l’uguaglianza e la fraternità.

In campo filosofico proprio in Francia si diffusero degli intellettuali, precursori dell’illuminismo, i quali credono che ogni cosa è comprensibile solo grazie alla ragione, e proprio la ragione che illumina il buio dell’ignoranza.

I due centri principali dell’illuminismo italiano furono Napoli e Milano.

A Napoli si sviluppa soprattutto una cultura giuridica ad opera di Gaetano Filangieri, invece, a Milano tutte le nuove idee vengono divulgate attraverso i circoli, i club, i caffè, con le riviste e i giornali. Il giornale più famoso fu il Caffè che unisce attorno a sè intellettuali come Cesare Beccaria, Carlo Goldoni, Giuseppe Parini e Vittorio Alfieri.

 

Carlo Goldoni

Carlo Goldoni, nacque a Venezia nel 1707 e morì a Parigi nel 1793. Nonostante si laureò in giurisprudenza, la sua grande passione fu il teatro. Tutta la sua vita fu immersa in questo mondo, tanto che nel 1734 scelse di fare del teatro come professione.

All’inizio Goldoni è influenzato ancora dalla Commedia dell’Arte, basata sull’improvvisazione e sulle maschere, poi con il tempo capisce che le esigenze del nuovo pubblico borghese sono cambiate, infatti questo vuole delle commedie più realistiche e dove emergano i nuovi valori della classe emergente.

A questo comincia a scrivere le parti dei personaggi fino a comporre le commedie per intero, mentre prima si improvvisava seguendo solo pochi riferimenti.

Nasce con Goldoni la commedia borghese, più colta e molto reale che prende spunto dal sociale.

Per rendere le sue commedie più reali e possibile, scrive spesso usando una lingua molto simile al dialetto veneziano.

 

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