Italo Calvino nacque a Santiago de Cuba nel 1923, ma a soli tre anni la sua famiglia si trasferì a Sanremo, che era il loro paese di origine. Qui visse un’infanzia e un’adolescenza serene. Nel 1943 partecipò alla Seconda Guerra Mondiale come partigiano. Questa fu un’esperienza per lui molto significativa, infatti, le sue prime opere  Il sentiero dei nidi di ragno e Ultimo venne il corvo parlano proprio della guerra con una tecnica tipica del Neorealismo, ma allo stesso tempo si percepisce la tendenza dell’autore a seguire una direzione fantastica e simbolica.

Tornato dalla guerra si trasferì a Torino, dove strinse una grande amicizia con Cesare Pavese e prese la laurea in Lettere per poi collaborare con giornali. La sua attività come critico non l’abbandonò mai, infatti in contemporanea fu curatore della raccolta Fiabe italiane, scrisse molti racconti come Il visconte dimezzato, Il barone rampante, Il cavaliere inesistente, Il castello dei destini incrociati, Se una notte d’inverno un viaggiatore ecc.

In tutte le sue opere si evince il suo amore per il fantastico e per le fiabe, infatti fu molto influenzato da Propp, il grande studioso delle radici della fiaba.

Spesso nelle sue opere affronta anche temi seri con ironia creando delle vere e proprie parodie.

Il suo grande interesse per le scienze lo portò a comporre Le cosmicomiche cioè dei racconti che traducono in forma narrativa ipotesi scientifiche sull’origine del cosmo.

Morì nel 1985 mentre era impegnato nella preparazione di un convegno che avrebbe dovuto tenere in America. Infatti dopo la sua morte fu pubblicato Lezioni americane.

 

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