L’impero romano è stato uno dei più vasti dell’antichità dove per molto tempo è regnata la pace e veniva rispettata la legge di Roma. Tutto ciò aveva portato a favorire lo sviluppo dell’agricoltura e dei commerci. La solidità dell’economia dell’impero e la sicurezza delle vie di comunicazione favorirono lo sviluppo di grandi città come Roma, Alessandria D’Egitto, Milano ecc. Ovunque erano fiorenti le arti e le scienze.

L’impero romano raggiunse il suo massimo splendore con Traiano (98-117 d.C.), con lui finirono le guerre di conquista, quindi si occupò soprattutto di difendere i propri confini , limes, dai popoli barbarici che circondavano l’impero. La minaccia maggiore era quella del forte regno persiano.

Verso la metà del terzo secolo, cominciò la crisi dell’impero a causa di molti fattori:

  • La figura dell’imperatore non godeva più degli stessi consensi del passato, perchè cominciava a governare come un tiranno.
  • Era sempre più difficile difendere i confini dell’impero a causa dei vari attacchi dei popoli germanici.
  • L’esercito romano non era più affidabile come una volta in quanto mancando soldati venivano arruolati come mercenari(guerrieri che in cambio ricevevano qualcosa) soldati di origine germanica.
  • L’impero possedeva un territorio troppo esteso e quindi le spese da sostenere per gestirlo erano ingenti, cosa che si ripercuoteva sulla popolazione a causa delle ingenti tasse che questi dovevano pagare.
  • Inoltre, molti funzionari erano avidi e corrotti e quindi non facevano gli interessi dell’impero.
  • Infine, l’agricoltura stava conoscendo un declino a causa della scarsa manodopera, dovuta alla riduzione degli schiavi impegnati nella guerra.Tutto ciò portava all’abbandono di terre e all’aumento dei prezzi.

L’inizio della crisi già si vedeva dal fatto che gli imperatori che si susseguivano erano soprattutto militari che erano stati messi sul trono proprio dall’esercito, che pian piano aveva sempre più potere.Però questi imperatori-soldato duravano poco. Ciò portò ad un indebolimento del potere imperiale.

Per cinquant’anni quindi si susseguirono circa 22 imperatori soldato, fino a quando non divenne imperatore, nel 284, Diocleziano, un comandante che si era distinto in guerra contro i barbari.

Diocleziano creò un nuovo sistema di governo chiamato tetrarchia. Suddivise il territorio imperiale in dodici regioni, dette diocesi, che raggruppo in quattro grandi aree, due ad Oriente e due ad Occidente. Le quattro zone sarebbero state governato da una tetrarchia, formata da due Augusti, uno per l’Oriente e uno per l’Occidente, affiancati da due Cesari, che dopo vent’anni sarebbero diventati loro stessi Augusti.

Questo tipo di governo iniziò nel 293: a Occidente regnavano l’Augusto Massimiano, con capitale a Milano, e il Cesare Costanzo Cloro, con capitale Treviri; a Oriente regnavano l’Augusto Diocleziano, con capitale Nicomedia, e il Cesare Galerio, con capitale a Sirmium. Per ragioni di sicurezza le quattro capitale vennero poste vicine ai confini dell’impero.

Diocleziano cercò di bloccare la crisi economica costringendo i contadini a non abbandonare le terre del loro padrone, inoltre, rese ereditari tutti i mestieri.

Riprese la lotta contro il cristianesimo e fra il 303 e il 304 intraprese una terribile campagna di persecuzioni. Nel 305, Diocleziano abdicò e la sua nuova forma di governo quindi non funzionò.

 

Dopo Diocleziano si verificarono una serie di battaglie fra i pretendenti al trono ed ebbe la meglio Costantino che (306-337).All’inizio lui si alleò con Licinio. Essi si divisero il regno in due : a Costantino spettò la parte occidentale, meno ricca e più esposta agli attacchi, mentre a Licinio la parte orientale , più sfarzosa e sicura.

Costantino entrò in conflitto con Licinio sconfiggendolo nel 324, diventando l’unico imperatore.

Costantino, prima di tutto fece trasferire la capitale a Bisanzio che chiamò Costantinopoli (attuale Istanbul) in Oriente visto che era più ricca e sicura rispetto all’Occidente. La riforma più importante, visto che aveva capito l’importanza della pace religiosa per avere la stabilità dell’impero, fu l‘editto di Milano nel 313 in cui veniva riconosciuto in tutto l’impero la libertà di culto per qualunque fede. Quindi questo documento metteva fine alle persecuzioni dei cristiani.

Poichè Costantino aveva capito che i cristiani nell’impero stavano acquisendo sempre più importanza, allora decise di fare altre leggi in loro favore e nel 337 prima di morire si fece battezzare e divenne il primo imperatore cristiano..

Può essere considerato l’ultimo grande imperatore romano.

Alla sua morte seguì un periodo d’instabilità e nel 379 Teodosio sarà l’ultimo imperatore a regnare  sull’impero unificato.

Teodosio una volta al potere dovette affrontare subito il problema del popolo dei goti che minacciavano di superare il limes (confine) romano. Teodosio decise di non affrontarli con le armi, ma di accordarsi.

Anche Teodosio come Costantino era di fede cristiana e proseguì la politica del suo predecessore, infatti nel 380 emanò l’editto di Tessalonica, con cui il cristianesimo veniva proclamata unica religione dell’Impero. Inoltre, perseguitò chiunque facesse dei sacrifici agli dei, soppresse i giochi olimpici, perchè considerati pagani. Nel 395 prima di morire divise l’Impero fra i suoi due figli, affidando ad Arcadio le regioni orientali e ad Onorio quelli occidentali. Da quel momento in poi l’Impero romano non sarà più unito.

 

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