Il regno delle piante può essere diviso in due grandi gruppi: briofite e tracheofite (piante vascolari).

BRIOFITE

Sono piante piccole e molto semplici e sono le prime che hanno colonizzato la Terra. Non hanno organi specializzati come radici, fusto e foglie .

Anche se non hanno radici vere e proprie, l’acqua assorbita dall’aria e dal suolo si distribuisce tra le cellule per imbibizione, come una spugna, questa condizione limita la loro dimensione.

Esse si attaccano al suolo per mezzo di rizoidi cioè delle cellule che permettono l’ancoraggio al terreno.

Sono briofite i muschi, gli sfagni e le epatiche.

TRACHEOFITE O PIANTE VASCOLARI

Le piante vascolari sono comparse dopo le briofite circa 400 milioni di anni fa. Sono dotate di vasi conduttori che permettono il passaggio della linfa per tutta la pianta.

L’acqua riesce a risalire lungo la pianta anche contro la forza di gravità questo perchè le molecole di acqua sono così unite tra loro che formano una lunga fila che risale per capillarità verso le foglie.

In queste piante più evolute rispetto alle briofite troviamo tre organi specializzati: le radici, il fusto e le foglie.

Le possiamo classificare anche in base al loro modo di riprodursi: piante senza semi e piante con semi (spermatofite).

PIANTE SENZA SEMI

Tra questo tipo di piante ricordiamo le felci che hanno le radici, un fusto sotterraneo(rizoma) e grandi foglie pennate.

Esse si riproducono in modo asessuato come le briofite quindi con la produzione di spore, ma anche con un ciclo riproduttivo sessuato, cioè con la produzione di gameti che necessitano di molta acqua per la fecondazione. Questo è il motivo per cui le felci sono piante in gran parte tropicali.

PIANTE CON SEMI O SPERMATOFITE

Circa 300 milioni di anni fa comparvero le piante che si riproducono con i semi, cosa che gli ha permesso di sopravvivere in condizioni ambientali estreme.

Le spermatofite vengono divise in due importanti gruppi le gimnosperme e le angiosperme.

Le gimnosperme comprendono le conifere (abeti, cipressi, larici) dove i semi formano dei coni che producono i gameti, ma non producono fiori e frutti.

I coni maschili contengono il polline che una volta raggiunto i coni femminili resta intrappolato in una sostanza appiccicosa.

La fecondazione avviene circa un anno dopo l’impollinazione, il seme ha un periodo di maturazione di un anno. Tale seme rispetto a quello delle angiosperme non ha alcuno strato di protezione ,ed è detto seme nudo.

Per poter proteggere il seme i coni femminili si chiudono e si ricoprono di resina, si induriscono e diventano legnosi trasformandosi in pigne. Esse si aprono solo quando il seme è maturo e pronto per essere disseminato.

Le angiosperme sono delle piante con i fiori che sono l’organo riproduttivo e da essi derivano i frutti che proteggono i semi sviluppatosi dopo la fecondazione.

Le angiosperme dal punto di vista evolutivo hanno una maggiore probabilità di sopravvivenza perchè il seme è protetto dal frutto. Esse vengono divise in monocotiledoni e dicotiledoni, le prime hanno sono una fogliolina embrionale, le seconde due cotiledoni.

Tra le monocotiledoni ricordiamo l’erba, i gigli, le orchidee, il mais ecc.

Tra le dicotiledoni invece troviamo la maggior parte delle piante che producono frutti, le verdure e alcuni fiori da campo.

Le angiosperme hanno come organo riproduttivo il fiore.

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