In Francia le dottrine calviniste, cioè protestanti, erano ormai molto diffuse, e tutti i seguaci di tali idee furono chiamati ugonotti, formando un vero e proprio partito politico in quanto oltre alle idee religiose, vi era il desiderio di condannare e contrastare il potere del re, essendo ormai la monarchia francese molto debole.

Si vennero a creare due fazioni, cattolici e protestanti; alcune nobili famiglie si schierarono da parte dei cattolici, e l’intolleranza tra i due gruppi diede vita a numerose battaglie che insanguinarono la Francia per ben trentasei anni, dal 1562 al 1598.

L’episodio più sanguinoso fu quello della strage di San Bartolomeo, il 24 agosto del  1572, durante la notte fu ordinato dal re Carlo IX di uccidere i capi degli ugonotti che si trovavano nella capitale, fu un vero e proprio massacro che portò alla morte di più di 3.000 uomini.

A questa strage seguirono altre guerre fino alla salita al trono di Enrico IV, protestante ugonotto, che comprese di non poter inimicarsi la maggior parte della popolazione che era cattolica.

Così decise di convertirsi al cattolicesimo, il suo gesto era dettato da motivi politici, infatti in cambio fu nominato dal papa Clemente VIII , re di Francia con il nome appunto di Enrico IV.

La popolazione francese, stanca del periodo turbolento che aveva attraversato, si affidò completamente al nuovo re, il quale si mostrò molto tollerante.

Nel 1598 promulgò l’ editto di Nantes, per unificare completamente il paese, infatti riconobbe agli ugonotti la libertà di professare la loro religione, stabilendo un’uguaglianza politica con i cattolici.

Finalmente la Francia cominciò un periodo all’insegna della pace, e per la prima volta all’interno di uno stesso regno ci furono due religioni diverse.

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