La zootecnia è la disciplina che si occupa delle tecniche di allevamento e di riproduzione di animali utili all’uomo per scopi alimentari (latte, uova, carne) o quali fonti di materie prime (lana, pelle).

Le tecniche di allevamento variano a seconda sella specie allevata. Oggi prevalgono gli allevamenti intensivi: si tratta di aziende che applicano tecniche industriali (macchinari, farmaci, mangimi ecc.) per ottenere la massima produzione al minor costo.

Per esempio l’allevamento intensivo dei bovini si divide in allevamenti da latte e da macello. Esso può essere:

  • a stabulazione fissa, nella quale i bovini sono legati con la testa rivolta verso la mangiatoia, liberi solo di coricarsi;
  • a stabulazione libera, nella quale gli animali sono liberi di muoversi e riposarsi in diversi settori della stalla e in recinti all’aperto.

I bovini sono nutriti con foraggio fresco (erba, trifoglio) e secco (fieno), con cereali (mais, avena e orzo) e residui agricoli (crusca).

Le razze italiane più rappresentative sono la bruna alpina, la pezzata nera, la chianina, la piemontese, la maremmana.

    

L’allevamento intensivo del pollame può avvenire a terra , in aree circoscritte, oppure in batteria, ovvero in gabbie provviste di abbeveratoi e mangiatoie. Ci sono 12 polli ogni m² in modo che si muovono poco, ingrassano molto e inoltre, sono illuminati giorno e notte per accelerare la crescita.

Nell’allevamento intensivo i suini vengono posti nelle porcilaie. Esistono due tipi di produzione:

  • il maiale pesante, destinato alla preparazione degli insaccati;
  • il maiale magro, destinato alla carne fresca da macello.

La suinicoltura ha una resa molto elevata perchè del maiale si utilizzano quasi tutte le parti: dal grasso si ottiene lo strutto, dalle setole i pennelli e le spazzole, dalle budella i contenitori per gli insaccati e così via.

Oltre all’allevamento intensivo esistono anche:

  • gli allevamenti estensivi (pastorali), che è il metodo più antico , consiste nel lasciare gli animali liberi di pascolare. In Europa è praticato in zone limitate, prevalentemente in montagna. La resa non è elevata ma i costi di gestione sono bassi. Questo è il tipico allevamento degli ovini e dei caprini, è diffuso nell’Italia meridionale e nelle Isole;
  • gli allevamenti semiestensivi (legati all’azienda agricola): i capi di bestiame vengono allevati all’interno dell’azienda, sono alimentati solo con i foraggi prodotti da essa, vivono parte del loro tempo in libertà e le loro deiezioni vengono usate per concimare la terra;
  • lallevamento biologico deve seguire delle indicazioni molto rigorose.

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