Verso la fine del Settecento la Francia attraversò una grave crisi economica e politica, la società era divisa in tre classi detti anche stati : il clero, l’ aristocrazia e  il terzo stato che comprendeva il resto della popolazione ossia una piccola parte di borghesia, contadini e mendicanti.

Se ecclesiastici e nobiltà avevano ancora tanti privilegi come quello di non pagare le tasse, ricoprire le più alte cariche dello Stato, il terzo Stato, che rappresentava il 95% della popolazione, non aveva nessun tipo di riconoscimento dallo Stato, ma continuava a pagare pesanti tasse. I  contadini , essendo ancora validi i diritti feudali, erano costretti a lavorare giornate intere gratuitamente per i loro signori e a differenza di clero e nobili che continuavano a vivere nel lusso , essi vivevano ormai in condizioni molto misere.

La società francese venne chiamata “ancien régime ” proprio  perché  era ancora divisa in ceti dove erano evidenti notevoli diseguaglianze. Oltre al malcontento che era diffuso soprattutto tra il popolo, la Francia stava attraversando una grave crisi finanziaria in quanto si era indebitata per le numerose guerre avvenute durante il Settecento e ormai lo stato si trovava in deficit in quanto le uscite erano superiori alle entrate, quindi il re Luigi XVI nominò due ministri come l’ economista Turgot e il banchiere Necker.

Nonostante questi formularono delle proposte per ridurre i privilegi di clero e nobiltà , il re non ebbe il coraggio di appoggiare tali norme , influenzato anche dalla moglie Maria Antonietta d’Austria , donna molto intrigante e ambiziosa.

Negli anni successivi la situazione economica peggiorò, molte manifatture furono costrette a chiudere e Necker  ripropose una nuova riforma fiscale che riducesse le spese di corte e obbligasse nobiltà e clero a pagare le tasse.

A questa riforma nobili ed ecclesiastici si opposero e chiesero al re la convocazione degli Stati Generali, cioè un’ assemblea formata dai rappresentanti dei tre ordini.

Anche il terzo stato era favorevole a questa assemblea al fine di poter chiedere l’ abolizione dei diritti feudali, e la riduzione dei privilegi della nobiltà , per poter vivere anche loro in condizioni più umane e giuste.

Il 5 maggio del 1789 iniziò questa importante assemblea che vide subito nascere il primo scontro , la causa fu il metodo di votazione in quanto seguendo la linea medioevale adottata fino ad allora , la votazione non doveva essere individuale , cioè un voto per ogni deputato dell’assemblea ma  per stato , un voto per ogni ceto.

Naturalmente essendo la nobiltà e clero alleati sulla stessa linea di pensiero , ossia quella di opporsi alla riforma finanziaria, insieme avrebbero vinto sul terzo stato che invece pretendeva il voto individuale.

Questa discussione si prolungò per cinque settimane senza giungere ad una conclusione e infine il re per non  inimicarsi  la maggior parte dell’aristocrazia decise di non prendere una posizione e sciolse l’ assemblea.

A questo punto i rappresentanti del Terzo Stato appoggiati anche da alcuni aristocratici ed ecclesiastici si autoproclamarono Assemblea Nazionale con l’intento di rappresentare l’intera nazione ed escludendo naturalmente il primo e il secondo stato.

Come risposta il re sbarrò la porta della sala riunioni, così l’assemblea si riunì nella sala destinata al gioco della pallacorda , una sorta di tennis, e giurarono di restare lì fino a che non avessero formulato una Costituzione da dare alla Francia , tale giuramento chiamato “giuramento della pallacorda” fu eseguito il 20 giugno del 1789, a tale assemblea  si aggiunse la maggioranza del clero e molti nobili illuminati e si creò l’Assemblea Nazionale Costituente.

Il re temendo di perdere il proprio potere  licenziò Necker che nel frattempo gli consigliava di accettare le richieste e radunò l’esercito con l’intento di sciogliere l’ Assemblea.

La decisione del re e la presenza dell’ esercito nella capitale , mise in sommossa il popolo già stanco delle condizioni di miseria in cui viveva per le ingenti tasse, per i continui aumenti del prezzo del pane e si pose a difesa dell’ Assemblea costituente assalendo la Bastiglia, una fortezza medievale di Parigi, qui il popolo liberò i prigionieri e distrusse la fortezza simbolo del potere del re, ciò accadde il 14 luglio 1789 che viene considerato come l’ inizio della rivoluzione francese ancora oggi celebrato in Francia come festa nazionale.

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