Conquiste delle altre potenze europee

 

Il Portogallo per evitare conflitti con la Spagna si limitò in America ad occupare solo il Brasile, estendendosi maggiormente verso l’Africa e l’Oriente.

Riuscì a occupare parte del Madagascar, le isole Mauritius e riuscì a porre basi commerciali anche in Giappone, a Nagasaki e Macao. Questi successi nell’Oceano Indiano furono resi possibili dalla loro superiorità etnica e militare e dalla debolezza commerciale dei concorrenti arabi, indiani e cinesi. Essendo però un piccolo paese non riuscì a colonizzare tutte le terre conquistate, ma si limitò a creare una fitta rete di fortezze che servivano da scali commerciali.

Dal 1580 al 1640 il trono del Portogallo fu occupato dagli Asburgo di Spagna ,e durante il declino del portogallo l’Olanda  se ne approfittò per attaccare la basi portoghesi ,ormai sotto dominio spagnolo, Riuscirono in questo modo ad ottenere il Capo di Buona Speranza, le indie orientali e i traffici commerciali con il Giappone; ai portoghesi come unica colonia restò il Brasile che fortunatamente risultò molto produttivo per le numerose piantagioni di zucchero, caffè, tabacco, e tantissime miniere d’oro.

Dalla metà del Cinquecento l’Olanda  si affermò come potenza marittima e venne chiamata “il magazzino del mondo” e i suoi abitanti i” carrettieri del mare ” per la loro specializzazione nel trasporto delle merci.

A fare concorrenza all’Olanda ci pensò l’Inghilterra, che in quel periodo, favorita dalla posizione geografica impose la sua supremazia marittima e fondò alcune colonie in America Settentrionale e nel 1651 creò l’atto di navigazione che permetteva di approdare ai porti britannici solo alle navi inglesi, bloccando così la concorrenza della flotta olandese. La Francia, invece rimase impegnata nelle guerre per il dominio dell’Europa, limitandosi solo ad alcune colonie in Africa, America e India

Chi invece tra il cinquecento e seicento cercò di scoprire un altro nuovo mondo fu la Russia che si diresse verso l’oriente con l’esplorazione e colonizzazione della Siberia, un enorme territorio da cui la Russia riuscì a ricavare legname, pellicce, oro, argento piombo e ferro.

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