Facendo un passo indietro al 400, periodo dell’Umanesimo, esso fu caratterizzato dalla grandezza delle opere artistiche e dal desiderio dei letterati di ritornare all’antichità classica.

Gli elementi che lo contraddistinsero furono :

  • una nuova visione dell’uomo;
  • il recupero dell’arte classica;
  • la maggiore diffusione della cultura con l’utilizzo della stampa.

Nel cinquecento ciò che era iniziato con l’Umanesimo fu portato avanti dal RINASCIMENTO, periodo chiamato così da Giorgio Vasari per rimarcare che tra il 4° E IL 16° secolo era iniziato un periodo di rinascita e rigenerazione dell’umanità.

In questo periodo rivalutando la figura dell’uomo, si rivalutò tutto quello che era frutto della mente umana, quindi letteratura, arte e musica.

Tale fioritura artistica si diffuse nelle piccole e grandi città, dove ogni principe e sovrano cercava di rendere il proprio regno competitivo, anche dal punto di vista culturale, per questo nacque il mecenatismo cioè una politica culturale di principi e signori che tendeva a proteggere artisti e studiosi per motivi di prestigio.

Nacque l’esigenza di abbellire monumenti, palazzi, acquistarono molta importanza università, vennero create accademie, dove gli intellettuali si ritrovavano per discutere e scambiarsi opinioni sulle loro ricerche.

Per tutto il ‘500 l’Italia diventò il centro della cultura, meta di tanti artisti provenienti da tutta Europa.

In realtà anche gli altri paesi europei fecero propri gli ideali rinascimentali.

Oltre al mecenatismo si diffuse il collezionismo che era la passione per la raccolta di antichi oggetti effettuata a scopo culturale e a volte personale; il culto della cultura in tutte le sue forme fece emergere numerosi artisti come Michelangelo Buonarroti che lavorò agli affreschi nella cappella Sistina, Leonardo da Vinci, Donato Bramante, naturalmente tutte le opere d’arte erano una propaganda politica per promuovere lo splendore della città e del suo principe.

Una piccola nota va sicuramente fatta su Leonardo da Vinci che fu uno degli studiosi il cui sapere era enciclopedico ,che era la tipica figura del rinascimento ,ossia  di studioso che conosceva e studiava diverse discipline. Egli fu fu pittore, architetto, matematico, inventore e soprattutto studioso dell’anatomia umana. Come lui altri artisti enciclopedici furono Leon Battista Alberti e Michelangelo Buonarroti.

Non mancarono anche capolavori della letteratura italiana come l’Orlando furioso scritto da Ludovico Ariosto, poema che incontrò il favore non solo dei letterati ma anche del comune popolo in quanto raccontava di imprese cavalleresche in un contesto rappresentato dalla realtà storica e creazione fantastica.

Altro scrittore importante fu Torquato Tasso autore della Gerusalemme liberata, poema cavalleresco che narra le vicende della prima crociata.

Anche la politica divenne una forma d’arte e fu egregiamente rappresentata da Niccolò Machiavelli, iniziatore del pensiero politico moderno, egli considerava la politica come l’arte di governare e scrisse un trattato ,Il Principe.

Con il rinascimento anche la scienza fu considerata in modo diverso, nel senso che gli scienziati osservavano direttamente la natura e si adottò il metodo scientifico. che permetteva di formulare delle leggi sulla base di osservazioni ed esperienze dirette.

In astronomia grande rilievo ebbe Niccolò Copernico con la sua opera Sulla rivoluzione delle sfere celesti, dimostrò che era la Terra a girare intorno al Sole e non viceversa.

Programma storia di seconda media