Struttura del purgatorio

STRUTTURA DEL PURGATORIO

Il purgatorio è stato rappresentato da Dante come una montagna che sorge su un’isola solitaria in mezzo alle acque dell’emisfero australe, alla parte opposta dell’inferno.

Le anime che sono accolte nel purgatorio a differenza di quelle dell’inferno si sono pentite dei peccati commessi ma ovviamente prima di accedere al paradiso devono espiare le proprie colpe. Quindi il tempo che devono restare lì non è l’eternità come nell’inferno, ma le anime rimangono un tempo che varia a seconda dei loro peccati.

I peccatori vengono trasportati da un angelo nocchiere dalla riva del Tevere fino alla spiaggia del purgatorio. Alcuni rimangono per qualche tempo sulla spiaggia, invece altri vanno direttamente nel purgatorio.

DIVISIONE DEL PURGATORIO

Esso è diviso in tre sezioni: antipurgatorio, purgatorio e Paradiso terrestre.

Nell‘antipurgatorio ci sono i negligenti cioè coloro che si sono pentiti all’ultimo istante della loro vita e comprendono:

• gli scomunicati che devono rimanere lì 30 volte il tempo che durò la loro scomunica;
• i pigri, morti per morte violenta e i principi negligenti che devono rimanere nell’antipurgatorio tanti anni quanti vissero.

Poi segue il purgatorio che è diviso in 7 cornici che corrispondono ai 7 peccati capitali (superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, gola e lussuria). Ovviamente avvicinandosi al paradiso più si sale e più la colpa da espiare è più leggera.

Qui vi è un ambiente sereno e sono allietati dal canto. Infine vi è il paradiso terrestre che si trova nella parte più alta ed è quì che Virgilio viene sostituito da Beatrice.

La montagna del purgatorio è così strutturata, nella parte più bassa ci sono i negligenti che si dividono:

• I schiera: morti scomunicati;
• II schiera: pigri
• III schiera : morti di morte violenta
• IV schiera: principi negligenti

A questo punto si comincia a salire attraverso le cornici:

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