Dopo la sconfitta della prima guerra d’ indipendenza , il Regno di Sardegna era consapevole che per ottenere una netta vittoria sull’ Austria era necessario l’ aiuto delle altre potenze europee.

Ci furono nuove elezioni che portarono al governo come presidente del consiglio dei ministri, Massimo d’ Azeglio, egli approvò le leggi Siccardi che stabiliva l’ abolizione di alcuni privilegi al clero, e affidò il ministero dell’ Agricoltura a Camillo Benso di Cavour. Egli era un sostenitore dell’ unità d’Italia e dell’ indipendenza nazionale, ed essendo un grande sostenitore del progresso voleva trasformare il regno Sabaudo in una grande potenza economica ispirandosi al modello inglese.

Nel 1852 divenne presidente del  consiglio dei ministri al posto di Massimo d’ Azeglio, e con la sua idea di un’ economia liberista cercò di modernizzare il regno, abolì quindi i dazi doganali, favorì il commercio, sviluppando anche una rete ferroviaria e si munì di navi a vapore.

Per sostenere le spese per tutti questi progetti , attuò un apolitica tributaria che imponeva tasse a tutti i ceti sociali, e creò una Banca Nazionale per concedere prestiti.

Il Clero si oppose ai vari progetti di Cavour, il quale ribadì il principio “libera Chiesa in libero Stato “, ovvero la chiesa e lo stato dovevano essere indipendenti tra loro senza influenzarsi a vicenda, quindi la chiesa doveva occuparsi delle faccende religiose e il governo doveva garantire a chiunque di professare le propria fede e non intervenire nelle questioni religiose.

Il progetto di Cavour era quello di costruire un paese unito e indipendente , ma si rendeva conto che il solo regno Sabaudo non poteva realizzare tale progetto senza l ‘appoggio della altre potenze europee, delle quali doveva attirare l’ attenzione.

L’occasione giunse  nel 1855 con la guerra di Crimea, in quanto Francia e Russia erano impegnate in tale guerra e chiesero al regno di Sardegna di allearsi con loro e inviare truppe.

Cavour inviò circa quindicimila uomini comandati dal generale La Marmora. Una volta terminata la guerra, Cavour riuscì a presenziare ai trattati di pace che si tennero in una conferenza a Parigi nel 1856, qui con il suo intervento si guadagnò la simpatia di inglesi e francesi e poté esporre la questione dell’ indipendenza italiana.

Nel 1858 Cavour riuscì a firmare con Luigi Napoleone Bonaparte un trattato di alleanza militare.

Con questo accordo Napoleone si impegnava ad intervenire in aiuto al regno sabaudo in caso di un’ attacco austriaco, e in caso di vittoria di un’ ipotetica guerra, la Francia avrebbe ottenuto Nizza e la Savoia, il papa avrebbe conservato il suo potere su Roma e si sarebbe creato un regno nell’ Italia Centrale e uno nell’ Italia meridionale.

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