I moti del 1848 avevano portato alla formazione di molti governi provvisori, e in Italia nello specifico a Milano , dopo le  rivolte , i moderati speravano in un intervento del re di Sardegna , Carlo Alberto, per cacciare definitivamente l’ Austria e unire la Lombardia al regno di Sardegna.

Carlo Alberto , scese in campo e nonostante fosse militarmente impreparato, il 23 marzo 1848 dichiarò guerra all’ Austria e iniziò la prima guerra d’indipendenza italiana.

Ad appoggiare l’ esercito piemontese ci furono le truppe del regno delle due Sicilie, del Granducato di Toscana e lo stato pontificio, e uniti riuscirono a riportare alcune vittorie come quella a Goito, dove Carlo Alberto sconfisse gli austriaci, a questo punto il re con un plebiscito a Milano , ottenne l’ unione della Lombardia al regno Sabaudo.

Dopo questo intervento da parte di Carlo Alberto, gli altri sovrani italiani temendo che il regno di Sardegna potesse rafforzarsi a loro spese iniziarono a ritirarsi, anche il papa con la scusa di non poter combattere contro un popolo cattolico come l’Austria ritirò le sue truppe.

Approfittando del momento il generale Radetzky che guidava le truppe austriache battè l’ esercito piemontese a Custoza e il 25 luglio 1848 Carlo Alberto fu costretto a firmare l’ armistizio di Salasco e Milano fu restituita all’ Austria.

Il re non si era rassegnato al suo progetto di riunire tutta l’ Italia sotto il regno sabaudo e un anno dopo il 20 marzo 1849 ritornò ad attaccare l’ Austria , ma  tre giorni  dopo fu sconfitto a Novara , a questo punto Carlo Alberto rinunciò al trono in favore del figlio Vittorio Emanuele II e andò in esilio volontario.

Vittorio Emanuele firmò l’ armistizio di Vignale con l’ Austria.

Dopo il fallimento della prima guerra d’ indipendenza, tutti i governi democratici che si erano formati in Italia, crollarono.

Oltre Milano , anche Firenze tornò in mano agli austriaci con il ritorno sul trono del duca Leopoldo II, a Roma nel frattempo il papa si era rifugiato a Gaeta presso i Borboni e si era formata una  Repubblica romana , dopo la guerra Luigi Napoleone inviò delle truppe per far ritornare e restituire la città di Roma al papa, la Repubblica di Venezia dopo una grave epidemia di colera si arrese agli Austriaci.

Ormai tutti i sovrani erano tornati al proprio trono sotto il sostegno austriaco, solo nel regno di Sardegna venne mantenuta la Costituzione e un regime liberale.

Nel resto d’ Europa ormai erano i conservatori  ad avere la meglio, in Ungheria le rivolte furono sedate dall’ Austria, in Germania ci fu il tentativo di creare un’ assemblea per l’unificazione tedesca, ma esse si sciolse perché non  raggiunse alcun risultato.

In Francia,  Luigi Napoleone Bonaparte nel 1851 pose fine alla Repubblica e proclamò una Costituzione che riconosceva la maggior parte dei poteri all’ imperatore, egli diede vita ad un governo autoritario e conservatore.

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