Petrarca scrisse in prosa latina molte lettere indirizzate ad amici e potenti dell’epoca chiamate epistolario. Le lettere non sono semplici conversazioni, ma delle vere e proprie opere letterarie.

L’epistolario è composto da molti libri di epistole che si dividono in:

  • Familiari (familiarum rerum libri), formato da 24 libri composti da 350 lettere scritte tra il 1325 e il 1366; questa raccolta contiene anche lettere indirizzate  a Cicerone e a Seneca;
  • Senili (senilum rerum libri), sono 17 libri risalenti agli anni della vecchiaia, composti tra il 1362 e il 1374; la più conosciuta è un’epistola autobiografica rimasta incompiuta e chiamata “ai posteri”. Infatti in essa Petrarca parla della sua vita e quindi fa un ritratto di sè da tramandare ai posteri;
  • Lettere senza nome (epistolae sine nomine), sono chiamate così perchè non viene indicato il nome del destinatario, e comprende 19 lettere scritte soprattutto nel 1342 e nel 1358. L’argomento è per lo più politico e contengono un’aspra polemica contro la corruzione della Chiesa contemporanea. Petrarca dopo averle scritte, prima della pubblicazione tolse tutti i riferimenti a persone, luoghi  e sostituì i nomi con gli pseudonimi. Quindi queste lettere sono una trasfigurazione letteraria della realtà.

Sicuramente l’epistolario ci fornisce le chiavi per capire la personalità e la poetica del poeta, infine tracciano anche il ritratto ideale del letterato che studia non per il diletto pesonale ma per diventare una guisa per gli uomini del suo tempo.

 

Programma di letteratura superiori