Per un periodo di circa 250 anni, dal 753 a.C. al 509 a.C., Roma fu una monarchia, guidata da un re il cui potere non era ereditario: quando un re moriva, bisognava sceglierne un altro.

Il re veniva eletto dal senato, un’assemblea formata da rappresentanti delle ricche e nobili famiglie discendenti dai primi fondatori della città.

Il re deteneva tutti i poteri: comandava l’esercito, amministrava la giustizia, promulgava le leggi, era il capo religioso. Di questo lungo periodo la tradizione ricorda solo sette re, forse quelli legati ai momenti di maggiore sviluppo di Roma  poichè la monarchia durò 250 anni, essi dovettero essere parecchi di più.

  

  1. Romolo fu il primo re di Roma. Secondo la legenda, scomparve durante una tempesta e fu accolto tra gli dei.
  2. Numa Pompilio, ricordato come il re religioso, riformò il calendario, stabilendo che durasse 12 mesi.
  3. Tullio Ostilio fu un re guerriero. Sconfisse Alba Longa, con cui strinse poi un’alleanza e costruì la Curia, la sede del senato.
  4. Anco Marzio fu un re costruttore: fondò Ostia alla foce del Tevere e fece costruire il ponte Sublicio, il primo ponte in legno di Roma.
  5. Tarquinio Prisco era etrusco. Applicando le più avanzate tecniche costruttive del suo popolo, fece bonificare le paludi, costruire il foro, sostituire le capanne in legno con case in muratura.
  6. Servio Tullio, anch’egli etrusco, riorganizzò l’esercito obbligando tutti i cittadini a prestare servizio militare. Fece inoltre costruire attorno alla città una cinta di mura.
  7. L’etrusco Tarquinio il Superbo fu così chiamato per il suo carattere arrogante, che gli attirò l’odio della popolazione. Nel 509 a.C. i Romani lo cacciarono e dopo di lui non vollero altri re. Iniziò così il periodo della repubblica.

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