In Asia sono sorte alcune delle più importanti civiltà del mondo antico lungo i fiumi del continente.

Tra il V e il IV millennio a.C. si insediò la civiltà sumerica nella terra di mezzo cioè in Mesopotamia fra il Tigri e l’Eufrate cioè l’attuale Iraq. Gli studiosi sostengono che sia la più antica civiltà sedentaria di cui si abbiano testimonianze.

Le altre civiltà che si insediarono nei vari luoghi dell’Asia furono tante. Nell’Asia mediterranea nacquero la civiltà fenicia, ebrea e degli ittiti; in Mesopotamia si svilupparono le civiltà degli accadi, dei sumeri, dei babilonesi, degli assiri e dei persiani; in India si stabilirono gli arii, in Cina nacquero importanti civiltà agricole che diedero vita ad uno degli imperi più vasti e duraturi della storia; dopo l’avvento di Maometto in gran parte del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente si diffuse la civiltà araba. In seguito acquisto potere l’impero turco per poi decadere dopo la Prima guerra mondiale. Infine il XIII secolo vide l’affermarsi dell’impero dei mongoli.

Gli scambi commerciali tra Occidente ed Oriente sono sempre stati intensi, infatti i mercanti arabi commerciavano con l’Occidente spezie, stoffe, oggetti preziosi ecc. Poi nel XIII secolo cominciò l’esplorazione dell’Asia da parte degli europei.

Alla fine del Quattrocento i portoghesi giunsero in India, dopo aver circumnavigato l’Africa, e conquistarono militarmente alcune città indiane. Al Portogallo in questa colonizzazione poi si aggiunsero anche Olanda, Inghilterra e Francia.

L’Inghilterra si impose come potenza coloniale in India, in Cina gli imperatori rifiutarono l’influenza europea ma permisero ai commercianti occidentali di commerciare con loro, in Giappone favorirono la modernizzazione e l’avvio della rivoluzione industriale.

Alla metà del XIX secolo le potenze coloniali dominanti erano Gran Bretagna e Russia. Però gli olandesi controllavano le Indie Orientali e soprattutto il commercio delle spezie, la Spagna dominava le Filippine mentre la Francia controllava la parte orientale della penisola dell’ Indocina.

L’India dal 1947 iniziò la decolonizzazione che non fu pacifica, infatti anche dopo la seconda guerra mondiale le guerre continuarono fino agli anni 70.

 

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