L’Oceania è il più piccolo dei continenti abitati, ma è anche il più frammentato.

Essa è composta da 30000 isole disseminate nell’Oceano Pacifico e dall’Australia. Le isole del Pacifico possono essere suddivise in tre raggruppamenti e cioè Melanesia, Micronesia situate rispettivamente a sud e a nord dell’equatore; il terzo raggruppamento è la Polinesia che comprende le isole est dell’antimeridiano e si spingono verso l’America.

Le isole che la compongono sono molto distanti le une dalle altre, e sono anche di dimensioni molto diverse, infatti vi è l’Australia che è oltre sette milioni di chilometri quadrati, invece alcune isole della Polinesia sono di poche decine di chilometri quadrati. Molti isolotti del Pacifico sono circondati dalla barriera corallina e fanno parte della Grande Barriera Corallina.

Il fatto che queste isole siano così distanti fra di loro, implica anche che siano a latitudini diverse, quindi ciò le porta ad avere paesaggi diversi.

L’Oceania può essere suddivisa in fasce climatiche influenzate dalle diverse latitudini, dal vento e dalle correnti marine.

  • Il clima equatoriale, con temperature elevate e precipitazioni abbondanti, l’ambiente naturale è la foresta pluviale. Tale foresta è caratterizzata dalla presenza di latifoglie sempreverdi come i ficus; ci sono poi moltissime piante capaci di crescere sulle cortecce degli alberi.
  • Poi abbiamo il clima tropicale umido lungo i tropici dove la vegetazione è molto rigogliosa.
  • All’interno dell’Australia prevalgono deserti e predeserti a causa di un clima arido. I deserti occupano il 19% del territorio australiano. Le uniche piante che troviamo in questi luoghi sono quelle xerofite, che riescono a vivere in queste condizioni.
  • Nelle zone meridionali dell’Australia e in Nuova Zelanda il clima è di tipo mediterraneo, e quindi anche la vegetazione è tipica mediterranea.

 

Le specie animali diffuse solo in questa parte del mondo sono i koala, i canguri, i wallaby, il diavolo della Tasmania. Grandissima è anche la varietà di uccelli, non da meno è la fauna marina. Quelli che mancano sono i grandi mammiferi.

Le montagne più elevate si trovano in Nuova Guinea (Wilhem) e in Nuova Zelanda (Monte Cook). Queste terre si trovano sulla cintura di fuoco, quindi dove sono presenti molti vulcani attivi.

Inoltre, in Oceania si trova il punto più profondo dei fondali marini, chiamata la Fossa delle Marianne (-11000 m).

I fiumi presenti in Oceania sono brevi, quello più importante è il Murray-Darling.

L’Oceania è un continente poco popoloso, fra le terre abitate solo la Siberia ha una densità abitativa più bassa. Tutto questo perchè le terre abitabili sono poche a causa della presenza di zone desertiche e inospitali.

L’Oceania è stato l’ultimo continente ad essere popolato dall’Homo Sapiens. Prima è stata raggiunta l’Australia perchè più facile da raggiungere, poi in seguito sono state colonizzate le tante piccole isole polinesiane. In ultimo è stata colonizzata la Nuova Zelanda essendo la più isolata tra le terre dell’Oceania.

Il primo esploratore europeo che mise piede in Oceania fu Pedro Fernandez de Quiros, nel 1606. La vera colonizzazione iniziò nel 1788 ad opera degli inglesi.

All’inizio la usarono come colonia penale, cioè i prigionieri erano condannati ai lavori forzati, in questo modo fornivano manodopera a basso costo.

Proprio i prigionieri costruirono le prime strade, i primi edifici, le cave, le miniere.

La presenza di queste colonie penali rese l’Australia poco appetibile da parte degli altri europei. Quando si scoprì la presenza dell’oro le cose cambiarono, i primi ad essere attirati furono gli irlandesi.

Nel 1900 l’Australia raggiunse l’indipendenza dalla madrepatria inglese e impose restrizioni alle immigrazioni, così è stato fino agli anni Sessanta del Novecento. In genere l’Australia è sempre stata più aperta all’immigrazione da parte di americani ed europei e meni verso gli asiatici e africani.

Questi limiti all’immigrazione hanno contribuito a rendere basso il popolamento dell’Australia.

 

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