Il Medio Oriente è sicuramente l’area più strategica della Terra perchè alcuni Paesi controllano le maggiori riserve mondiali di petrolio e gas naturali, si trova all’incrocio tra tre continenti, cioè Asia, Europa ed Africa, ha un’identità culturale e religiosa molto forte.

E’ vero che ha tutti questi punti di forza ma ha anche molti elementi di debolezza come l’instabilità politica, un grande dislivello sociale e la forte identità religiosa porta spesso a creare gli estremisti religiosi che hanno comportamenti inammissibili.

Il territorio è delimitato nella parte settentrionale da rilievi imponenti quali i monti del Tauro e del Ponto in Turchia, i monti Zagros ed Elburz in Iran.

Le uniche zone fertili sono quelle costiere e la vallata compresa tra il Tigri e l’Eufrate, che sono i fiumi principali; i laghi sono generalmente salati, il principale è il Mar Morto che si trova al confine tra Israele e Giordania.

Il resto della Penisola arabica è soprattutto desertica e quindi caratterizzata da una grande siccità.

Le Nazioni presenti in Medio Oriente sono: Israele, Palestina, Turchia, Azerbaigian, Georgia e Armenia, Libano, Siria e Giordania che fanno parte dell’Asia Occidentale detta anche “Vicino Oriente“, ovviamente da un punto di vista europeo; infatti questi popoli per la maggior vicinanza all’Europa hanno avuto rapporti molto stretti con essa. Purtroppo tutta l’area è condizionata dal conflitto israelo-palestinese.

Poi ci sono: Iran, Iraq, Arabia Saudita, Kuwait, Bahrein, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Oman e Yemen. Questi paesi affacciano sul Golfo Persico e la loro economia è basata sull’esportazione del petrolio.

La religione più diffusa è quella musulmana divisa in sciiti e sunniti. I primi riconoscono diverse autorità religiose, i secondi hanno in genere migliori rapporti con l’occidente.

La penisola arabica è scarsamente popolata , la popolazione si concentra sulle coste, nelle città, nelle oasi e nella vallata della Mesopotamia. Le città principali sono Teheran, capitale dell’Iran e Baghdad, capitale dell’Iraq.

  

Nella maggior parte della penisola è parlato l‘arabo escluso in Iran dove si ha una maggiore varietà linguistica.

Il petrolio come già detto è la principale fonte di ricchezza, infatti nella Penisola arabica si trova il 40% delle riserve mondiali di greggio. Però lo sfruttamento dei tanti pozzi di petrolio raramente va a vantaggio della popolazione, quindi l’agricoltura e l’allevamento restano le attività principali.

Le maggiori coltivazioni si trovano in Mesopotamia dove si coltivano cereali, datteri, tabacco , invece nelle oasi si coltivano palma da datteri, frutta e cereali, infine sulle coste bagnate dall’Oceano Indiano cotone e banani, invece sulle coste del Golfo Arabico riso e canna da zucchero, infine sulle rive del Mar Caspio verdura e frutta. Nello Yemen dove le precipitazioni sono più abbondanti si coltiva caffè.

In tutte le regioni è praticata la pastorizia nomade di ovini, cammelli e cavalli arabi. Molti di questi animali permettono di produrre tessuti pregiati. In genere l’industria è poco sviluppata eccetto le attività legate al settore petrolifero.

 

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