L’Iran si trova in Asia occidentale e confina a nord con Turkmenistan, Armenia e Azerbaigian, a nord-ovest con la Turchia, a est con Afghanistan e Pakistan, a ovest con l’Iraq. Si affaccia con il Golfo Persico e sul Golfo di ‘Oman a sud, sul mar Caspio a nord.

L’Iran è in gran parte formato da un altopiano desertico circondato da catene montuose: i monti Elburz a nord, di cui ne fa parte il vulcano spento Damavand che è la cima più alta del Medio Oriente , e i monti Zagros che attraversano il paese da nord-ovest a sud-est.

Inoltre sono molti i deserti presenti soprattutto di ciottoli, i più importanti sono quello di Kavir e di Lut; il primo è un deserto di sale, il secondo di roccia e sabbia.

Sull’altopiano sono presenti alcuni laghi con acque poco profonde e saline, invece le pianure sono poche e si estendono tra le rive del Golfo Arabico e del Mar Caspio, il più importante è il Khuzistan. Il fiume principale è il Karun, pero tutti gli altri fiumi hanno vita breve a causa delle abbondanti evaporazioni e dal fatto che sono assorbiti dalle steppe.

E’ una zona altamente sismica perchè si trova sulla frattura tra la placca africana e quella eurasiatica.

Il clima è continentale, cioè caldo e semiarido su gran parte del Paese, temperato sugli altipiani, desertico nei territori a est, subtropicale sulle rive del Mar Caspio.

L’Iran coincide con i territori dell’antica Persia, a metà del VII secolo fu invaso dagli Arabi e si convertì all’Islam. Sotto il dominio arabo divenne una delle zone più fiorenti nel Medioevo.

Dal XII secolo in poi fu invasa dai Turchi e successivamente dai Mongoli, conservando sempre la propria identità.

Dal XVIII secolo la Gran Bretagna cercò di ampliare i propri domini in Iran per la grande presenza di petrolio. Fino agli anni Settanta le compagnie petrolifere americane poterono sfruttare i territori dell’Iran ma nel 1977 scoppiò una rivoluzione capeggiata dal clero islamico che andava contro l’imperialismo americano.

Questa rivoluzione portò al potere i Pasdaran cioè un gruppo di capi religiosi che ancora oggi controlla le forze armate. Quindi da quel momento il governo iraniano ha promosso una politica antiamericana.

Le elezioni del 2013 hanno portato al potere Hassan Rohani che sembra intenzionato a migliorare i rapporti con l’America.

Attualmente l’Iran è retto da un regime teocratico fondato sulla dottrina religiosa islamica.

  

In Iran convivono molte etnie , quella persiana è la principale ed è concentrata al centro del Paese. Nelle regioni periferiche prevalgono gli azeri, i turchi e i curdi, questi ultimi sono stanziati nei villaggi del Kurdistan a cavallo tra la Turchia, l’Iran, la Siria, l’Iraq e un po’ di Armenia.

I curdi sono di religione musulmana e di lingua indoeuropea , rappresentano una “nazione senza stato” perchè non hanno mai avuto il riconoscimento della loro identità nazionale e la formazione di uno stato indipendente; negli ultimi cento anni hanno subito deportazioni, dopo la caduta del dittatore Saddam Hussein, in Iraq, i curdi hanno rafforzato la propria autonomia.

La crescita demografica ha rallentato molto, infatti oggi è la più bassa di tutto il Medio Oriente.

La lingua più diffusa è il persiano, di origine indoeuropea, scritta con l’alfabeto arabo, ma molto simile all’hindi e alle lingue europee che all’arabo.

Sono per lo più di fede sciita, una variante dell’islam, infatti nella maggior parte del mondo islamico si professa la variante più diffusa cioè quella sunnita. Ci sono piccole minoranze di sunniti, cristiani ed ebrei.

La popolazione vive soprattutto nella capitale che è Teheran che è situata alle falde del monte Ebruz. E’ sede d’industrie ed università.

Un’altra città importante è Esfhan, antica capitale della Persia.

L’agricoltura non basta a coprire il fabbisogno della popolazione , infatti il Paese importa cereali, la produttività è scarsa a causa della scarsa irrigazione, anche se lungo la costa del Mar Caspio grazie ad impianti di desalinizzazione si può usare l’acqua per irrigare i campi e si coltivano verdure e frutta. Altre produzioni sono quelle di tè, pistacchi, datteri, cotone , zafferano, frutta secca.

Sviluppato è anche l’allevamento soprattutto ovino, infatti la lana è usata per la produzione di tappeti e pelli. La pesca un tempo era redditizia, ormai è calata a causa dell’inquinamento dovuto alla Guerra del Golfo.

Per quanto riguarda le industrie sicuramente quelle più sviluppate sono quelle pesanti come dell’acciaio, della chimica e del cemento e tutte quelle legate alla produzione di petrolio.

L’Iran è il quarto produttore mondiale di petrolio e possiede la maggiore riserva di gas naturale dopo la Russia. Commercia con moltissimi paesi, invece i rapporti con gli Stati Uniti sono quasi nulli. Le ricchezze legate al petrolio non creano benessere per tutta la popolazione anzi aumentano il divario tra il numero ristretto di ricchi e una grande massa di poveri. Il terziario è un punto debole.

 

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