La Serbia confina a nord con l’Ungheria, a nord-est con la Romania, a est con la Bulgaria, a sud con la Macedonia e l’Albania, a ovest con il Montenegro e la Bosnia Erzegovina e a nord-ovest con la Croazia.

La repubblica serba è formata dalla regione storica della Serbia, intorno a Belgrado, e dalla Vojvodina.

La parte settentrionale è occupata da una vasta pianura alluvionale che è un’estensione della pianura ungherese.

La parte centrale e meridionale è essenzialmente montuosa con i rilievi dei Balcani occidentali.

Il fiume più importante è il Danubio e nel suo corso si gettano il Tibisco, la Sava e la Morava.

Il clima è continentale.

I serbi, provenienti dal Caucaso, arrivarono nel VII secolo nei Balcani. Nel IX secolo si convertirono al cristianesimo e in seguito estesero il loro dominio. Nel XVI secolo furono sottomessi dai turchi, restando sotto il loro dominio per quattro secoli. Solo nel 1878 il regno serbo riacquistò l’indipendenza.

Fino al 1991 la Serbia è stato il cuore e la repubblica più potente dell’ex Jugoslavia.

Solo dopo l’indipendenza delle altre repubbliche della Jugoslavia e cioè Slovenia, Macedonia , Croazia e Bosnia-Erzegovina si è formato anche l’Unione di Serbia e Montenegro che comprendeva anche le province autonome della Vojvodina e del Kosovo .

Nel 1999 la richiesta d’indipendenza del Kosovo a prevalenza albanese e di religione musulmana, diede origine a un violento conflitto che portò all’intervento della Nato e il bombardamento di Belgrado.

La Serbia fu costretta ad accettare un piano di pace che prevedeva il ritiro delle forze serbe, la formazione di un governo autonomo, con sede a Pristina . La tensione tra le due etnie rimase sempre alta.

Nel 2006 anche il Montenegro proclamò la propria indipendenza, ponendo fine in maniera pacifica all’unione tra Serbia-Montenegro.

 

Infine nel 2008, anche  il Kosovo proclamò l’indipendenza. Ma la Serbia la dichiarò illegittima. Alcuni Stati hanno riconosciuto il Kosovo indipendente altri come la Federazione Russa, Cina, Spagna, Grecia ed altre si sono opposte all’indipendenza.

L’economia serba ha subito gravi danni dalla guerra, perché i bombardamenti  che si sono ripetuti per circa due mesi durante la guerra portarono alla distruzione di ponti, centrali elettriche, fabbriche ecc.

Il settore primario è fondamentale , l’agricoltura è praticata soprattutto nella parte centrale della Serbia e nella pianura della Vojvodina.

Notevole è anche l’allevamento, soprattutto di suini e ovini.

Negli ultimi anni la Serbia sta incrementando le attività industriali. Invece nel settore terziario molto presenti sono gli interventi da parte dei capitali stranieri nel comparto bancario e della comunicazione.

La capitale è Belgrado che sorge alla confluenza dei fiumi Danubio e Sava, entrambi navigabili. E’ una metropoli moderna con un attivo porto fluviale. Questa città ha subito numerosi bombardamenti, durante la Seconda guerra mondiale prima e poi nel 199 dalla Nato però in seguito è stata ricostruita interamente. E’ il centro economico, culturale e finanziario della Serbia.

Un’altra città è Novi Sad, capoluogo della Vojvodina e porto del Danubio, inoltre è anche un centro industriale. Poi c’è Nis che ha antiche origini e si trova a sud della nazione.

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