Le opere di Dante furono scritte sia in latino che in volgare. Il volgare lui lo elevò a un livello maggiore, infatti lo usò non solo per la poesia ,ma anche per la prosa per poter arrivare ad un pibblico più ampio, quindi non solo nobili e chierici.

Possiamo distinguere le sue opere in quelle scritte in volgare e quelle scritte in latino.

Le opere in volgare

Le opere di Dante in volgare sono:

  • le Rime che comprendono poesie composte tra il 1283 e il 1307. Questa è una raccolta non fatta da Dante ma voluta da editori contemporanei. Ovviamente da questi testi sono escluse quelle scritte nello stesso periodo ma contenute nella Vita Nova e nel Convivio. Nelle Rime si può seguire l’evoluzione poetica e spirituale di Dante;
  • La Vita Nova è la prima opera completa di Dante ed è il primo esempio di prosa in volgare italiano, esempio che verrà seguito poi da tantissimi scrittori italiani. Essa è un prosimetro (insieme di poesia e prosa), che racconta l’amore di Dante verso Beatrice, dal loro primo incontro, al dolore del poeta dopo la morte dell’amata;
  • il Convivio, iniziato intorno al 1304 e concluso mel 1307. Essa è una trattazione scientifica in volgare in cui sono presenti sia parti in prosa che in poesia. Il titolo allude ad un “banchetto” di conoscenza e sapienza che lui vuole offrire a coloro che non hanno potuto studiare;
  • la Divina Commedia, che è considerata il più grande poema della letteratura italiana. Dante racconta in prima persona il suo viaggio immaginario nei tre regni dell’oltretomba: l’inferno (regno dei dannati in eterno), il purgatorio (ospita le anime che in seguito passeranno in paradiso) e il paradiso . Nel corso del suo viaggio Dante è accompagnato prima da Virgilio, poi da Beatrice e infine da san Bernardo.

 

Le opere in latino

Le opere in latino sono:

  • il De vulgari eloquentia che fu composto tra il 1304 circa e il 1308 ma rimase incompiuto. QWuesto trattasto era destinato ad un pubblico di dotti e aveva lo scopo di istruirli all’importanza del volgare, infatti la sua intenzione era dare dignità letteraria al volgare italiano;
  • la Monarchia, è un trattato in tre libri , scritto in seguito al fallimento dell’impresa dell’imperatore Arrigo VII di Lussemburgo. Dante nei primi due libri dimostra che la monarchia è necessaria al benessere del mondo, invece nel terzo libro sostiene che l’autorità imperiale deriva direttamente da Dio ed è indipendente da quella papale;
  • le Epistole, è una raccolta di tredici lettere, scritte tra il 1306 e il 1317. Gli argomenti trattato sono soprattutto di natura politica e civile.

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